La Corte di Cassazione, con la sentenza 25/01/2006 n.1405, in merito ai criteri di scelta per la collocazione in CIG o mobilità dei lavoratori, ha deciso che sono legittimi gli accordi sindacali, definiti di gestione, che danno esclusivo rilievo ad un criterio diverso da quelli legali o che assegnino carattere decisivo unicamente alle esigenze tecnico-produttive o al possesso dei requisiti per fruire del trattamento pensionistico nel corso o al termine della procedura di mobilità. La pronuncia fa seguito all'intervento della Corte Costituzionale secondo cui i criteri legali di scelta dei lavoratori da porre in cassa integrazione o in mobilità possono essere derogati dalla contrattazione collettiva, che può indicare criteri diversi da quelli previsti dalla legge. La stessa Suprema Corte, in un altro intervento ha altresì ritenuto che, attraverso gli accordi collettivi, le parti sociali possono prevedere che la selezione debba essere riferita a tutti i dipendenti in servizio dell'azienda o essere, invece, operata reparto per reparto o limitatamente ad un unico settore.