La normativa italiana sui defibrillatori semiautomatici e automatici esterni (DAE) si è evoluta per garantire una maggiore diffusione e accessibilità nei luoghi pubblici, scolastici, sportivi e di lavoro. Il programma quinquennale previsto dalla Legge 116/2021, insieme ai decreti attuativi, stabilisce obblighi, criteri e strumenti per l’installazione, la formazione e la gestione dei DAE, con l’obiettivo di salvare vite e promuovere una cultura della sicurezza e del primo soccorso.

Cosa tratta:

Nel contesto della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il defibrillatore semiautomatico e automatico esterno (DAE) non è solo un dispositivo salvavita, ma rappresenta un elemento strategico nella gestione delle emergenze. Ogni anno in Italia circa 60.000 persone muoiono per arresto cardiaco improvviso. Intervenire nei primi minuti con un defibrillatore può aumentare significativamente le possibilità di sopravvivenza. Per questo motivo, il legislatore ha introdotto una serie di norme che puntano a rendere i DAE sempre più diffusi e accessibili, anche nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli impianti sportivi.Per il servizio di prevenzione e protezione aziendale, nelle organizzazioni grandi come quelle piccole, avere a disposizione un DAE operativo e aggiornato è essenziale per diversi motivi:

  1. Obblighi normativi e responsabilità: Importante conoscere e applicare le disposizioni legislative in materia di sicurezza. La normativa vigente (Legge 116/2021 e decreti attuativi) impone obblighi precisi sull’installazione, la segnalazione, la formazione e la registrazione dei DAE. Diventa strategico quindi per evitare omissioni o errori procedurali, garantire la conformità alle norme e soprattutto tutelare l’azienda da responsabilità civili e penali.
  2. Integrazione nel DVR e nei piani di emergenza: Il DAE deve essere integrato nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e nei piani di emergenza. E’ importante quindi definire correttamente le misure di prevenzione e protezione, ma anche pianificare la gestione delle emergenze cardiache e individuare i referenti per la manutenzione e il controllo del dispositivo.
  3. Formazione e addestramento del personale: La legge consente l’uso del DAE anche a personale non sanitario, purché formato. L’RSPP/HSE manager deve organizzare corsi BLSD conformi alle linee guida nazionali, garantire il retraining periodico e monitorare la validità delle certificazioni. E’ importante quindi fornire indicazioni pratiche su come strutturare e documentare la formazione.
  4. Manutenzione e monitoraggio: Un DAE non funzionante equivale a non averlo. Fortemente consigliabile istituire check list di controllo settimanale, gestire le scadenze di batterie e piastre, ed assicurare la connessione al sistema di monitoraggio remoto del 118.
  5. Comunicazione e cultura della sicurezza: Il DAE è anche uno strumento di sensibilizzazione. L’RSPP può promuovere campagne informative interne, coinvolgere i lavoratori nella cultura del primo soccorso, ma soprattutto valorizzare la sicurezza come elemento di responsabilità condivisa.
  6. Opportunità di miglioramento organizzativo: Infine, il DAE non è solo uno strumento di conformità, ma anche di opportunità. Può essere utilizzato per ottenere riconoscimenti o certificazioni (es. “luogo cardio-protetto”), migliorare la reputazione aziendale ed in ogni caso è importante per rafforzare la resilienza organizzativa in caso di emergenze.

DAE: dove e come devono essere installati

Con la Legge 4 agosto 2021 n. 116 e i successivi decreti attuativi, è stato avviato un programma quinquennale per la diffusione dei DAE, con priorità per le scuole, le università e i mezzi di trasporto. Il piano, aggiornato con il DPCM del 23 ottobre 2024, stabilisce criteri, modalità e risorse per l’installazione e l’utilizzo dei dispositivi salvavita.I DAE devono essere collocati in modo strategico, accessibili 24 ore su 24, segnalati con apposita cartellonistica conforme alla norma ISO 7010 e registrati presso la centrale operativa del 118. I luoghi prioritari includono:

  • Sedi di pubbliche amministrazioni con almeno 15 dipendenti;
  • Aeroporti, stazioni, porti e mezzi di trasporto;
  • Scuole, università e istituzioni AFAM;
  • Centri commerciali, alberghi, condomìni, impianti sportivi;
  • Luoghi isolati o con difficoltà di accesso (montagna, isole);
  • Strutture sanitarie, sociosanitarie e ricreative.

Formazione e utilizzo: chi può usare il DAE

La legge consente l’uso del DAE anche a personale non sanitario, purché formato secondo le linee guida dell’Accordo Stato-Regioni del 2003. In assenza di personale formato, è comunque consentito l’uso del DAE da parte di chiunque, in stato di necessità, come previsto dall’art. 54 del codice penale. La formazione comprende:

  • Teoria e pratica sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP);
  • Uso del DAE e gestione delle emergenze;
  • Prova pratica obbligatoria;
  • Aggiornamento biennale consigliato.

Scuole e sport: obblighi e opportunità

Le scuole secondarie di primo e secondo grado devono organizzare iniziative di formazione per studenti e personale, includendo RCP, uso del DAE e disostruzione delle vie aeree. Il 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della rianimazione cardiopolmonare, possono essere promosse attività informative.Le società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, devono dotarsi di DAE durante competizioni, allenamenti e trasferte. Se operano in impianti pubblici, devono condividere il dispositivo con altri utenti e registrarlo presso il 118, indicando posizione, caratteristiche e scadenze.


Tecnologia e comunicazione: app e istruzioni vocali

È prevista la realizzazione di un’app mobile integrata con il sistema 118, per geolocalizzare i DAE e i soccorritori volontari. Dal 2023, le centrali operative sono tenute a fornire istruzioni vocali durante le chiamate di emergenza, guidando il chiamante nelle manovre di RCP e nell’uso del DAE.

Manutenzione e sicurezza: un impegno costante

La sicurezza del DAE dipende dalla corretta manutenzione. È obbligatorio:

  • Verificare settimanalmente lo stato del dispositivo;
  • Sostituire batterie e piastre alla scadenza;
  • Utilizzare check list operative;
  • Garantire la connessione al sistema di monitoraggio remoto del 118.

INDICAZIONI OPERATIVE

  1. Verificare la presenza e la corretta collocazione dei DAE.
  2. Assicurare la segnaletica conforme alla norma ISO 7010.
  3. Formare il personale secondo le linee guida BLSD.
  4. Registrare il DAE presso la centrale operativa 118.
  5. Monitorare scadenze e funzionamento con check list settimanali.
  6. Integrare il DAE nei piani di emergenza e nel DVR.
  7. Promuovere campagne informative interne.
  8. Coordinarsi con le strutture sanitarie per la formazione.
  9. Prevedere il retraining biennale del personale formato.
  10. Utilizzare strumenti di acquisto centralizzati (Consip, centrali regionali).

COSA DICE LA LEGGE

  • Legge 116/2021: istituisce il programma quinquennale per la diffusione dei DAE.
  • DPCM 23 ottobre 2024: definisce il piano attuativo.
  • Decreto 16 marzo 2023: stabilisce criteri e modalità di installazione.
  • Decreto 7 aprile 2023: obbliga le società sportive alla dotazione e condivisione dei DAE.
  • Legge 107/2015 modificata: introduce la formazione BLSD nelle scuole.
  • Art. 54 c.p.: tutela chi interviene in stato di necessità.