La commissione Affari Costituzionali del Senato ha espresso parere favorevole sul testo del decreto che autorizza altri 350.000 nuovi ingressi per l'anno 2006 (in aggiunta agli originali 170.000), grazie al quale tutte le domande presentate dal 14 marzo (in esubero rispetto alle prime 170mila quote) e fino al 21 luglio u.s. da imprese e famiglie potranno trasformarsi in un'assunzione. Ai primi di ottobre era arrivato il via libera della Camera dei Deputati, all'inizio di agosto quello della Conferenza Unificata ed ora quello del Senato. Adesso il decreto tornerà alla Presidenza del Consiglio per la firma definitiva e, dopo il passaggio in Corte dei Conti, potrà arrivare finalmente in Gazzetta Ufficiale. Si ricorda anche che l'invito rivolto da più parti ad eliminare il termine ultimo del 21 luglio 2006 per l'accoglimento delle domande è stato rifiutato sia in conferenza Unificata sia nei due rami del Parlamento. Ne consegue che ai ritardatari (ossia quelli che hanno presentato comunque la domanda dal 22 luglio in poi) non rimane che sperare in una futura redistribuzione delle quote che avanzeranno.