Dipendenti eletti in Comune: i rimborsi al datore sono esenti da Iva
A cura della redazione

L’Agenzia delle entrate, con la risposta all’interpello n. 261 del 7 ottobre 2025, ha chiarito che i rimborsi erogati dagli enti pubblici ai datori di lavoro per i permessi retribuiti concessi ai dipendenti che svolgono cariche elettive non sono soggetti all’applicazione dell’Iva.
In particolare, nella risposta al Comune, l’Agenzia sottolinea che le somme rimborsate dall'Ente al datore di lavoro, per quanto da quest'ultimo corrisposto a titolo di retribuzioni ed assicurazioni per le ore o giornate di effettiva assenza dal servizio fruite dal lavoratore, non appaiono riconducibili al rimborso del costo del dipendente distaccato da parte della distaccataria a favore della distaccante, quanto piuttosto tese a consentire al cittadino che ricopre cariche pubbliche di espletare il proprio mandato, potendo fruire dei necessari permessi e, contestualmente, non gravare sul datore di lavoro.
Più precisamente, viene a mancare la funzione sinallagmatica tra gli importi erogati dall’Ente e la prestazione resa dal datore di lavoro.
Pertanto, le somme rimborsate non rientrano nel campo di applicazione dell'Iva e non sussistono le condizioni affinché l'operazione possa essere considerata una prestazione di servizi a titolo oneroso, di cui all'articolo 3 del d.P.R. n. 633 del 1972.
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