DURC interno: non si perdono i benefici contributivi se la richiesta di rateizzazione è stata presentata entro 45 giorni
A cura della redazione

I Consulenti del lavoro, con un comunicato del 5 agosto 2015 n. prot. 8634, hanno reso noto che le aziende che hanno ricevuto a fine maggio gli avvisi di sistemazione delle irregolarità contributive riscontrate dall’Istituto previdenziale e che hanno comunque presentato nel termine di 45 giorni la richiesta di rateizzazione amministrativa, non concessa per intasamento del ruolo, non perderanno i benefici contributivi.
Più precisamente tra l’11 e il 15 luglio u.s. non è stato possibile regolarizzare la posizione poiché l’INPS ha intasato il ruolo del concessionario rendendo improcedibile la richiesta di rateizzazione in fase amministrativa. L’azienda pertanto si è trovata incolpevolmente con il termine di 45 giorni scaduto, non essendoci più i tempi per una richiesta di rateizzazione presso il concessionario della riscossione.
L’INPS ha preso atto dell’anomalia decidendo che le aziende che hanno comunque presentato nel termine dei 45 giorni la richiesta di rateizzazione amministrativa, non concessa per intasamento del ruolo, non perderanno i benefici contributivi. Inoltre alle stesse aziende, ai fini del DURC interno, dovrà essere riconosciuto il semaforo verde.
Il comunicato ricorda infine che a settembre verranno sistemati definitivamente i semafori e il Durc interno mensile verrà sostituito dal Durc on line. L’INPS interrogherà il sistema e se la risposta sarà negativa verrà inviato tramite PEC (o raccomandata a chi non ha la PEC) l’avviso di irregolarità da sanare entro 15 giorni. Se invece la risposta sarà positiva (nel senso che non vengono rilevate irregolarità) si accenderà il semaforo verde e il DURC avrà validità di 120 giorni.
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