DVR e Nuova ISO 45001: Come Cambia la Valutazione dei Rischi
A cura della redazione
La revisione della ISO 45001 ridefinisce il concetto di rischio: salute mentale, lavoro remoto, inclusione, resilienza climatica e tecnologie emergenti entrano nel DVR. Le aziende dovranno aggiornare i propri sistemi di gestione per garantire sicurezza e benessere in un mondo del lavoro in continua evoluzione.
Cosa tratta :
La revisione della norma ISO 45001, avviata nel 2023 e attesa per il 2027, segna una svolta epocale nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Non si parla più solo di prevenzione degli infortuni: il concetto di rischio si amplia, abbracciando benessere psicologico, resilienza climatica e impatti delle nuove tecnologie. Per le aziende, questo significa ripensare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) in chiave più moderna e inclusiva.
Cinque Direzioni Chiave per il DVR del Futuro
1.Benessere e Salute Mentale
La nuova ISO 45001 introduce i rischi psicosociali come parte integrante della valutazione: stress, burnout, molestie e isolamento da lavoro remoto non sono più fattori “soft”, ma veri e propri rischi da gestire. Il DVR dovrà prevedere misure organizzative, formazione e supporto psicologico.
Strumento utile: ISO 45003:2021.
2. Nuove Modalità di Lavoro
Smart working e lavoro ibrido entrano nel perimetro della norma. Ergonomia domestica, sicurezza informatica e accesso ai DPI diventano temi centrali. Il DVR dovrà includere sezioni dedicate ai rischi del lavoro da remoto.
Strumento utile: ISO/CD 45008:2025.
3. Diversità e Inclusione
La valutazione dei rischi non può più essere “standard”: occorre considerare età, genere, disabilità e condizioni personali. Dal rischio gravidanza alle disabilità invisibili, il DVR dovrà prevedere misure inclusive.
Strumento utile: ISO/DIS 45010:2025.
4. Cambiamento Climatico e Resilienza
Eventi climatici estremi, blackout e ondate di calore entrano nella mappa dei rischi. La ISO 45001:2027 richiede di valutare l’impatto sulla salute e sulla continuità operativa in coerenza con il Protocollo Quadro 2025 per le emergenze climatiche (recepito con D.M. 95/2025), che impone l’inserimento del rischio microclimatico nel DVR e l’adozione di misure concrete: turnazioni flessibili, pause in zone ombreggiate, DPI stagionali, sorveglianza sanitaria e formazione preventiva. Il protocollo favorisce accordi aziendali e territoriali, premialità INAIL e ammortizzatori sociali in caso di sospensioni per emergenze climatiche.
Strumento utile: ISO/PAS 45007:2025.
5. Tecnologie Emergenti e Intelligenza Artificiale
Robotica, automazione e IA portano nuove opportunità ma anche rischi: interazione uomo-macchina, decisioni automatizzate, sorveglianza digitale e cybersecurity. Il DVR dovrà affrontare questi scenari.
Strumento utile: ISO 45006:2024.
Perché è una rivoluzione culturale
Non si tratta solo di aggiungere qualche paragrafo al DVR: la nuova ISO spinge verso una cultura aziendale partecipativa, dove il benessere e la resilienza diventano KPI strategici. Il coinvolgimento attivo dei lavoratori nella valutazione dei rischi emergenti sarà un fattore chiave.La sicurezza sul lavoro non è più un concetto statico: è un ecosistema dinamico che deve evolvere insieme alla società, alla tecnologia e al clima. La revisione della ISO 45001 e le novità normative italiane impongono alle imprese di passare da una logica di mera conformità a una strategia di resilienza e benessere integrato. Chi saprà cogliere questa sfida non solo ridurrà i rischi, ma costruirà un vantaggio competitivo basato sulla fiducia, sull’inclusione e sulla sostenibilità. Il futuro della sicurezza è già iniziato: il DVR è il primo passo per entrarci.
COSA DICE LA LEGGE
- Il DVR è obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e deve essere aggiornato in caso di modifiche organizzative o normative.
- L’integrazione con la ISO 45001 non è obbligatoria, ma rappresenta una best practice riconosciuta a livello internazionale.
- La mancata valutazione dei rischi psicosociali può comportare sanzioni e responsabilità penali per il datore di lavoro.
- La mancata valutazione dei rischi psicosociali non è più solo una violazione formale: con il Decreto 159/2025 comporta sanzioni amministrative più severe, responsabilità penale aggravata e la perdita di crediti nella patente di sicurezza, fino alla sospensione dell’attività. Inoltre, le misure adottate devono essere tracciate digitalmente nel fascicolo elettronico del lavoratore e nel sistema nazionale SIISL.
- Le linee guida ISO (45003, 45006, 45007, 45008, 45010) supportano l’adeguamento alle nuove esigenze.
- Il DVR deve includere la valutazione del rischio microclimatico (art. 180 D.Lgs. 81/08), come ribadito dal Protocollo Quadro 2025 recepito con D.M. 95/2025.
- Obbligo di adottare misure organizzative e tecniche per la protezione dai rischi climatici: turnazioni, pause, DPI, sorveglianza sanitaria.
- Possibilità di stipulare accordi attuativi aziendali o territoriali per declinare le misure.
- Premialità INAIL per le imprese virtuose e accesso agevolato agli ammortizzatori sociali in caso di sospensione delle attività per emergenze climatiche.
- Le misure devono essere integrate nel DVR e nei sistemi di gestione della sicurezza.
INDICAZIONI OPERATIVE
Aggiorna il DVR includendo:
- Rischi psicosociali (stress, burnout, isolamento, molestie), come richiesto dal D.Lgs. 81/08 e rafforzato dal Decreto 159/2025.
- Rischi climatici e microclimatici (caldo estremo, ondate di calore, blackout), in coerenza con il Protocollo Quadro 2025.
- Integra il DVR con il SGSL ISO 45001, anche se non certificato, per anticipare la revisione 2027.
- Rischi da lavoro remoto e ibrido.
- Vulnerabilità legate a diversità e inclusione.
- Rischi tecnologici (IA, automazione, cybersecurity).
- Coinvolgi i lavoratori nella mappatura dei rischi emergenti.
- Pianifica audit interni e gap analysis per la transizione alla ISO 45001:2027.
- Predisponi formazione mirata su benessere, resilienza e nuove tecnologie.
- Monitora KPI su salute mentale, inclusione e continuità operativa.
Misure Organizzative e Tecniche
Per rischi psicosociali:
- Implementa programmi di supporto psicologico e sportelli di ascolto.
- Prevedi formazione specifica su gestione dello stress e benessere.
- Monitora indicatori di clima aziendale e benessere.
Per rischi climatici:
- Organizza turnazioni flessibili e pause in zone ombreggiate.
- Fornisci DPI stagionali (abbigliamento tecnico, idratazione).
- Attiva sorveglianza sanitaria mirata nei periodi di caldo intenso.
- Pianifica procedure di emergenza per blackout e interruzioni operative.
Compliance e Tracciabilità
- Registra nel fascicolo elettronico del lavoratore e nel sistema SIISL le misure adottate per rischi psicosociali e climatici.
- Prepara audit interni e gap analysis per la transizione alla ISO 45001:2027.
- Stipula accordi aziendali o territoriali per l’attuazione delle misure climatiche.
Premialità e Incentivi
- Valuta l’accesso alle premialità INAIL per le imprese virtuose.
- In caso di sospensione attività per emergenze climatiche, attiva gli ammortizzatori sociali agevolati previsti dal Protocollo Quadro 2025.
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