Economia circolare: l’Italia fra i leader del riciclo della carta
A cura della redazione
L’Italia è al secondo posto in Europa per la produzione di carta da macero: è quanto emerge dal Rapporto UNIRIMA 2025, giunto all’ottava edizione, che conferma i buoni risultati in ambito di economia circolare e riciclo dei materiali.
Cosa tratta:
Il Rapporto stilato dall’UNIRIMA (Unione Nazionale Imprese Raccolta, Recupero, Riciclo e Commercio dei Maceri a altri materiali) fornisce un quadro dello stato attuale del settore e dei progressi e dei risultati raggiunti, ma evidenzia anche le sfide crescenti legate a volatilità dei mercati, burocrazia e pressioni normative.
Il comparto della carta da macero è tra i più virtuosi in Italia: nel 2024 la produzione di carta da macero ha raggiunto 6,83 milioni di tonnellate, con un consumo interno in crescita (+3,8%). Il tasso di riciclo complessivo della carta ha raggiunto l’85,8%, mentre quello degli imballaggi cellulosici è pari al 92,5%, ben oltre i target UE 2025 (75%) e 2030 (85%).
La rete impiantistica è capillare, con circa 700 impianti di trattamento e 56 cartiere, garantendo prossimità ai bacini di raccolta e riduzione dei costi logistici.
Le sfide del settore
Nonostante gli impegni profusi e i risultati positivi, il settore deve affrontare un mercato soggetto a forte volatilità: le quotazioni della carta da macero hanno oscillato tra 38 €/ton e 115 €/ton nell’ultimo anno, riflettendo:
- tensioni geopolitiche;
- crisi energetiche;
- evoluzione della domanda legate all’espansione dell’e-commerce e alla sostituzione degli imballaggi in plastica.
Sul piano internazionale, l’Italia ha esportato 1,9 milioni di tonnellate nel 2024, con un dato in calo rispetto all’anno precedente (-10,6%) per effetto delle barriere commerciali e dei nuovi dazi. Le importazioni da parte delle cartiere italiane, invece, crescono (+6,9%), anche per aumento del consumo interno.
Il settore affronta sfide strutturali: oneri burocratici elevati, che assorbono fino al 10-15% del fatturato per il 45% delle imprese, e complessità normative che rallentano investimenti e innovazione. La digitalizzazione e la semplificazione amministrativa sono priorità strategiche, insieme alla promozione della concorrenza per evitare concentrazioni di mercato.
Conclusioni
Il settore della carta da macero è un asset strategico per la transizione ecologica e la competitività italiana. L’Italia ha già superato gli obiettivi europei di riciclo, ma la sostenibilità del modello richiede interventi urgenti su semplificazione normativa, riduzione dei costi burocratici e incentivi all’innovazione tecnologica. In un contesto globale instabile, la capacità di diversificare i mercati e di valorizzare la leadership nella circolarità sarà determinante per affrontare le sfide dei prossimi anni.
Indicazioni operative
Ecco alcune azioni per chi opera nel settore e non solo, per incrementare ulteriormente la quota di consumo di carta riciclata, migliorare i processi di raccolta, recupero e riciclo e affrontare le sfide del mercato.
- Ottimizzare la raccolta interna: implementare sistemi di separazione alla fonte e ridurre le impurità per aumentare il valore del macero.
- Digitalizzare la gestione documentale: adottare piattaforme integrate per MUD, registri e RENTRI, riducendo tempi e costi di compliance.
- Formare il personale su normative e sicurezza: aggiornamenti costanti per ridurre errori e sanzioni.
- Monitorare le quotazioni di mercatoianificare contratti flessibili e strategie di stoccaggio per mitigare la volatilità dei prezzi.
- Collaborare con impianti certificati: garantire la conformità al DM 188/2020 e alle norme UNI EN 643 per la produzione di End of Waste.
- Valutare progetti di economia circolare interna: reintegro di carta riciclata nei processi produttivi e partnership con consorzi.
- Investire in innovazione e automazioneresse efficienti, sistemi di selezione ottica e tecnologie per ridurre consumi energetici.
In allegato il Rapporto integrale.
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