L’Inps con il messaggio del 25 agosto 2025 n. 2491 ha individuato ulteriori casi di esonero dalle nuove aliquote di rendimento, applicabili ai dipendenti iscritti alla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (CPDEL), alla Cassa per le pensioni ai sanitari (CPS), alla Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI) e alla Cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari, agli aiutanti ufficiali giudiziari e ai coadiutori (CPUG).A seguito dell’innalzamento dell’età ordinamentale dei dipendenti pubblici da 65 a 67 anni da parte della legge di bilancio, dal 2025 tali aliquote, secondo la legge medesima, non trovano applicazione nei casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età o di servizio previsti dagli ordinamenti di appartenenza.Ciò detto, per il nuovo messaggio emanato dall’Inps, le nuove aliquote di rendimento non trovano applicazione inoltre:

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per la liquidazione della pensione di vecchiaia nei confronti dei dipendenti di datori di lavoro che hanno perso la natura giuridica pubblica e che hanno mantenuto l’iscrizione alla CPDEL;

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per la pensione di vecchiaia in cumulo quando l’interessato, all’atto della risoluzione del rapporto di lavoro alle dipendenze di una pubblica Amministrazione per limiti ordinamentali, risulti iscritto al Fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’Assicurazione generale obbligatoria;

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quando il dipendente si dimetta prima dello scadere del periodo di trattenimento in servizio ma dopo il raggiungimento del limite ordinamentale;

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in caso di raggiungimento del diritto a pensione di vecchiaia, subito dopo la liquidazione dell’anticipo pensionistico dell’Ape sociale anche in cumulo con altri ordinamenti previdenziali,

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nei casi di maturazione della pensione anticipata ai precoci (41 anni di contribuzione) entro il 31 dicembre 2023.