ExtraUE: per posta il ricorso contro le espulsioni
A cura della redazione

Il cittadino straniero nei cui confronti è stato adottato un provvedimento di espulsione può presentare ricorso anche per posta purchè la sua identità sia stata accertata (Corte Costituzionale 16/07/2008 n.278).
Secondo i giudici della Consulta deve ritenersi parzialmente illegittimo l'art.13, c.8, T.U. immigrazione nella parte in cui non consente l'utilizzo del servizio postale per la proposizione diretta del ricorso contro il decreto di espulsione del prefetto.
In particolare, si legge nella sentenza, la presentazione del ricorso deve essere articolata in modo tale da garantire la certezza circa l'identità dello straniero destinatario del provvedimento di espulsione. Nei casi di proposizione del ricorso per mezzo del difensore o della rappresentanza diplomatica, questa garanzia risulta pienamente assicurata. Altrettanto può dirsi nel caso di sottoscrizione personale del ricorso da parte dello straniero e conseguente deposito del medesimo presso la cancelleria del giudice competente con consegna a mano del cancelliere. Nel caso invece di trasmissione del ricorso a mezzo posta l'identità del ricorrente potrebbe non risultare garantita. Ne consegue che nel caso in cui sia garantita la certezza dell'identità dello straniero non vi è ragione per escludere l'utilizzo del servizio postale.
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