Fenomeni meteorologici estremi: cosa fare in caso di temporali, alluvioni, trombe d’aria
A cura della redazione

Estate non è solo sinonimo di alte temperature: spesso, al caldo torrido seguono altri fenomeni atmosferici estremi che possono avere effetti disastrosi, come temporali a forte intensità, grandinate, trombe d’aria e mareggiate. L’intensificarsi di questi eventi è dovuto anche al cambiamento climatico e non riguarda solo i mesi estivi. È necessaria, perciò, una progettazione di misure di prevenzione specifiche.
Cosa tratta
Gli ultimi eventi risalgono ad una settimana fa, con temporali che hanno colpito soprattutto nord e centro Italia e hanno causato nubifragi e la caduta di diversi alberi, con circa 20mila fulmini caduti solo in Lombardia e raffiche di vento fino a 90 km/h. Questo è solo un esempio: secondo l’Osservatorio Città Clima di Legambiente, nei primi cinque mesi del 2025 gli eventi climatici estremi sono stati il 31% in più rispetto allo stesso periodo 2024. Gli eventi più ricorrenti sono:
- allagamenti da piogge intense;
- danni da vento;
- esondazioni fluviali.
Il trend non riguarda solo l’ultimo periodo, ma vede una continua crescita di anno in anno e dobbiamo quindi prevedere che questi fenomeni potranno intensificarsi ulteriormente.
Non è un caso che il 31 marzo 2025 sia entrato in vigore l’obbligo di assicurazione contro gli eventi catastrofali per le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia.
Al di là degli obblighi assicurativi, per tutelare la sicurezza dei lavoratori e la continuità d’impresa, è indispensabile mettere in atto delle azioni di prevenzione ad hoc.
Indicazioni operative
I rischi dovuti ad eventi estremi devono essere valutati per le potenziali conseguenze sulla salute dei lavoratori e sull’ambiente, oltre che sulla continuità operativa. Nella valutazione, è opportuno tenere in considerazione soprattutto gli eventi che risultano più significativi nella sede dell’organizzazione, verificando ad esempio le mappe di pericolosità e rischio alluvione e di rischio sismico.
A seguito della valutazione, è necessario pensare ad una serie di misure di prevenzione e procedure da attivare in caso siano previsti o si verifichino eventi meteorologici estremi, integrando il proprio piano di emergenza ed eventualmente implementando un Business Continuity Plan o altra documentazione di sistema. L'attenzione deve essere data agli aspetti di tutela sia dei lavoratori e delle persone che si trovano nelle pertinenze dell'organizzazione, sia dell'ambiente.
Alcuni eventi sono imprevedibili, come i terremoti, ma quando parliamo di temporali è possibile prevedere le aree dove potrebbero manifestarsi con più violenzaer questo, è importante monitorare i bollettini messi a disposizione dal Dipartimento della Protezione Civile e diffusi tramite enti regionali e locali.
In caso siano previsti eventi potenzialmente violenti:
- pianificare le attività, evitando, quando possibile, lavori all’aperto, ad esempio su tetti e coperture o che prevedono l’utilizzo di attrezzature che possono sbilanciarsi o perdere un carico e altre attività che non permettano di mettere tempestivamente i lavoratori e l’area in sicurezza;
- mettere in sicurezza gli elementi non fissati, come materiali depositati all’esterno o elementi di cantieri, che potrebbero essere spazzati via in caso di raffiche di vento, diventano dei veri e propri proiettili;
- installare sistemi di contenimento per prevenire sversamenti, se non già presenti.
Un caso particolare è proprio quello dei cantieri, soprattutto qualora non sia possibile avere un riparo sicuro nelle vicinanze, per cui è opportuno mettere preventivamente in sicurezza l’area e non prevedere alcuni lavori per la durata dell’allerta. Infrastrutture come i ponteggi e le piattaforme possono rovesciarsi durante un temporale con venti forti: è importante scegliere attrezzature a norma e in grado di resistere al maltempo, per evitare rischi durante l’evento e sprechi per ripristinare l’area.
In qualsiasi organizzazione dove si svolgano lavori a rischio, in caso si sia colti da maltempo è necessario prevedere la possibilità di interrompere tempestivamente l’attività e mettere in sicurezza le persone. In queste situazioni è centrale la figura del preposto, che può decidere l’interruzione e coordinare le operazioni di gestione dell’emergenza.
Dopo l’evento, prima di ritornare all’attività lavorativa è necessario verificare le condizioni del luogo di lavoro e delle attrezzature, eventualmente facendo intervenire squadre di manutenzione e, nei casi più gravi, richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco. In caso di danno ambientale, è necessario far intervenire le autorità locali.
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