Le Commissioni affari costituzionali del Parlamento hanno dato la propria approvazione al decreto ministeriale che fissa in 170.000 quote i flussi di ingresso per motivi di lavoro per l'anno 2006. Tra le principali novità che emergono dal nuovo testo che, dopo aver ricevuto il parere favorevole della Conferenza unificata Stato regioni è stato licenziato anche dal Parlamento, si evidenziano le seguenti: - le domande dovranno essere inoltrate sette giorni dopo la pubblicazione del decreto sulla G.U. (prevista con tutta probabilità per la fine di febbraio / inizi di marzo) e non più come è avvenuto nel 2005 il giorno successivo. - sono previsti nuovi modelli a lettura ottica (disponibili presso gli uffici postali da sabato 18 febbraio al costo di 5,70 euro) che rendono più celere l'iter che porta all'approvazione delle domande da parte dello Sportello Unico dato che la trasmissione da parte degli Uffici postali è prevista per via telematica. Ricordiamo che prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto deve acquisire il visto dalla Corte dei Conti e dal Consiglio di Stato per poi tornare al Governo per l'approvazione definitiva. Quanto detto vale anche per l'altro decreto che fissa in 170.000 le quote di ingresso per i cittadini provenienti da uno dei 10 Paesi neocomunitari. Per questi ultimi ricordiamo che il periodo di moratoria biennale terminerà il prossimo 30 aprile. Dal mese di maggio quindi i cittadini neocomunitari diventano a tutti gli effetti comunitari con il diritto di accedere liberamente al nostro Paese come qualsiasi altro cittadino della UE.