I contributi previdenziali vanno sempre versati anche se l'azienda è in crisi
A cura della redazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza 26/08/2010 n.32348, ha deciso che per evitare di commettere il reato disciplinato dall’art.37 della L. 689/1981, l’azienda che si trova in stato di crisi economica è sempre tenuta a versare i contributi previdenziali dei lavoratori.
Secondo i giudici di legittimità infatti il lavoratore subordinato ha un diritto alla posizione previdenziale che è sostanzialmente collegato alla durata del proprio rapporto di lavoro e che non è derogabile per ragioni contingenti.
La sentenza fonda le sue radici sulla natura delle ritenute previdenziali che sono una componente obbligatoria del salario che il datore di lavoro deve corrispondere ai propri dipendenti.
Nel caso in esame la posizione dell’azienda era aggravata anche dall’omessa presentazione delle denunce contributive che evidenzia l’intenzione del datore di lavoro di evadere l’obbligo contributivo perché in questo modo non fa conoscere all’INPS la propria posizione debitoria rispetto ai rapporti di lavoro che è pur sempre in essere, malgrado il datore di lavoro medesimo sia in disagiate condizioni economiche.
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