Il credito per differenze retributive si prescrive in cinque anni
A cura della redazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18284 del 13 agosto 2009, ha stabilito che i crediti sorti per differenze retributive si prescrivono in 5 anni e non nel termine di prescrizione decennale previsto per il diritto alla qualifica superiore in relazione alle mansioni effettivamente svolte.
Le differenze retributive, ha proseguito la Suprema Corte, sono, infatti, richieste come conseguenti al riconoscimento, ex art. 2103 c.c., di una qualifica superiore, senza che rilevi la consapevolezza del lavoratore circa il proprio diritto al trattamento superiore.
Si ricorda, da ultimo, che, in base al suddetto articolo, il lavoratore che sia stato assegnato a mansioni superiori ha diritto al trattamento corrispondente all'attività svolta e l'assegnazione stessa diviene definitiva ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi e, comunque, non superiore a 3 mesi.
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