Secondo una recente sentenza della Cassazione, la numero 47096, si evince che il datore si lavoro non rischia nessun tipo di condanna penale per aver letto le mail aziendali dei dipendenti, purché l'impresa abbia esplicitamente imposto la comunicazione della password dei vari pc dislocati in azienda al diretto superiore. La Cassazione precisa, infatti, che il datore di lavoro in questione era legittimato all'accesso dei sistemi informatici dell'azienda e quindi la corrispondenza custodita all'interno del pc in questione è lecitamente conoscibile da parte di coloro che sono legittimati ad utilizzarla per accedere al computer anche per la mera assenza del lavoratore.