Il MASE analizza le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS)
A cura della redazione

Pubblicato il bollettino d’informazione Sostanze Chimiche – Ambiente e Salute del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che in questo numero si occupa di PFAS
Cosa tratta?
Il bollettino informativo “Sostanze chimiche - Ambiente e Salute”, pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), è redatto dalla Divisione IV – Biosicurezza, fitosanitari, sostanze chimiche e OGM, appartenente alla Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico e Mare.
Questo bollettino, aggiornato periodicamente, offre notizie e approfondimenti sulle principali attività e normative relative alle sostanze chimiche, in particolare nell’ambito dell’attuazione del Regolamento (CE) n. 1907/2006, noto come Regolamento REACH.
L’obiettivo è garantire un’informazione chiara ed efficace, rivolta al pubblico, sui rischi legati alle sostanze chimiche e sulle modalità per un loro utilizzo sicuro.
Nell’ultimo numero si sono dedicati alle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), esse vengono ampiamente utilizzate in numerosi settori industriali e grazie alle loro proprietà, sono utilizzati in un'ampia varietà di prodotti, come rivestimenti protettivi, guarnizioni industriali, schiume antincendio, dispositivi medici, cromatura, tessuti (per la loro resistenza ai grassi e all’acqua), vernici, cosmetici, elettronica, packaging, industria meccanica (come lubrificanti e refrigeranti, etc.), aerospazio, difesa e molti altri settori.
Il loro utilizzo diffuso in molteplici applicazioni ha però determinato impatti rilevanti sull’ambiente e sulla salute umana, sono infatti persistenti nell’ambiente e bioaccumulabili nei tessuti animali, nelle piante e negli esseri umani. I PFAS rilasciati nell’ambiente possono contaminare i suoli e le risorse idriche, sia a seguito del loro uso, sia a seguito del loro smaltimento.
Gli effetti sulla salute umana sono malattie della tiroide, aumento dei livelli di colesterolo, effetti sulla riproduzione e sulla fertilità, immunotossicità, danni al fegato, cancro ai reni e ai testicoli, oltre ad effetti sul sistema endocrino in alcuni casi.
Quando?
Giugno 2025.
Indicazioni operative
Alcune sostanze PFAS particolarmente pericolose sono state regolamentate in Europa e a livello internazionale, come ad esempio il PFOA e il PFOS (nelle schiume antincendio, nel trattamento tessile, nei dispositivi medici e nei semiconduttori). Il PFOA e il PFOS sono classificati come PBT o vPvB e, per questo, sono stati inseriti nella Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (POP). La loro produzione, il loro uso e il loro smaltimento sono sottoposti a limitazioni specifiche grazie al regolamento (UE) 2019/1021 sugli inquinanti organici persistenti.
Anche il regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) ha imposto alcune restrizioni relative all’utilizzo di PFAS e alcuni di questi sono stati inseriti nell’elenco delle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC).
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