Il professionista può inviare la parcella al cliente sul posto di lavoro
A cura della redazione

Il Garante della Privacy, con la newsletter del 2 dicembre 2008, ha precisato che il professionista può inviare la parcella all'indirizzo del luogo di lavoro del cliente, anche senza il consenso di quest'ultimo, quando non vi è altro modo di contattarlo.
Nel caso esaminato dal Garante il professionista aveva affermato di aver avuto conoscenza del luogo di lavoro del proprio cliente attraverso notizie di stampa e di aver utilizzato l'indirizzo così appreso per avere la certezza della ricezione di una legittima richiesta di pagamento relativa ad una prestazione professionale, dato che precedentemente il cliente non aveva ritirato la stessa richiesta presso il proprio indirizzo di residenza, nonostante l'avviso di giacenza.
Secondo il Garante, al fine di evitare la violazione delle disposizioni sulla privacy, le buste contenenti le parcelle, recapitate sul luogo di lavoro del cliente, devono essere indirizzate direttamente alla sua attenzione, contenute in plichi chiusi privi di indicazioni di dati eccedenti rispetto a quelli necessari al recapito della comunicazione.
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