Il 20 giugno 2025 il Consiglio dei Ministri ha adottato il Piano Nazionale di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria, finalizzato alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, che permette finalmente l’adeguamento agli obblighi in materia previsti dall’Unione Europea.

Cosa prevede

L’Unione Europea sta spingendo per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’inquinamento definiti per il 2030, fra cui l’abbattimento delle emissioni in atmosfera; alcuni paesi, fra cui l’Italia, al momento non sono in linea con i target di riduzione e con i limiti imposti per alcuni inquinanti. In questo quadro, la Corte di Giustizia europea ha più volte condannato l’Italia per il superamento delle concentrazioni di alcuni inquinanti, in particolare particolato e biossido di azoto, in violazione della direttiva 2008/50/CE. Il Piano elaborato è di fatto una misura di adeguamento necessaria a seguito di queste sentenze

Il testo prevede misure che intervengono in settori specifici, dove l’impatto delle emissioni risulta maggiore, riassumibili in:

  • riduzione delle emissioni in agricoltura attraverso l’adozione di tecniche a basso impatto emissivo;
  • promozione della mobilità sostenibile, con particolare attenzione al trasporto pubblico locale e alla mobilità condivisa;
  • efficientamento degli impianti di riscaldamento civile, favorendo tecnologie meno inquinanti;
  • campagne di comunicazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini, per promuovere comportamenti virtuosi e sostenibili.

La realizzazione del Piano approvato prevede un budget di 2,4 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi stanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

800 milioni saranno destinati ai Comuni per progetti dedicati al trasporto pubblico e alla “sharing mobility” come soluzione nei tragitti casa-lavoro e casa-scuola. Sono poi previsti maggiori controlli sugli impianti domestici obsoleti a biomassa. Infine, il Piano include incentivi, tramite sconti sugli oneri di sistema, per favorire la pratica del “cold-ironing” nei porti, ovvero il rifornimento dell’energia elettrica da terra a motori delle navi spenti.

Quando entra in vigore

Si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, a partire dalla quale il Piano avrà una decorrenza di 24 mesi.