In G.U. la legge sulla maternità alle lavoratrici con qualifica dirigenziale
A cura della redazione
E' stata pubblicata sulla G.U. n. 64 del 17/03/2006 la LEGGE 24 febbraio 2006, n. 104 che modifica parzialmente l'attuale legislazione sulla maternità (Dlgs 151/2001) ed estende la tutela previdenziale alle lavoratrici e ai lavoratori con qualifica dirigenziale che prestano la loro attività nel settore privato.
Ne consegue che sarà l'INPS e non più il datore di lavoro ad erogare ai dirigenti la retribuzione durante i periodi di congedo per motivi legati alla maternità, paternità, durante le astensioni facoltative e i riposi per allattamento.
Pertanto le aziende si troveranno a dover versare una maggiore contribuzione all'INPS che va in ogni caso a sostituire gli oneri retributivi che sino ad ora sono stati pagati per i manager durante la maternità.
Relativamente alle aliquote contributive, i datori di lavoro dovranno versare i contributi in base a quanto previsto dai vari CCNL applicati in azienda.
Ad esempio 0,46% nel settore industriale, 0,43% nel settore agricolo, 0,24% nel settore terziario e servizi e 0,13 nel credito.