Infortuni e malattie professionali del settore Commercio
A cura della redazione

INAIL nel mese di settembre attraverso il suo periodico mensile ha riportato i dati relativi al settore Commercio per infortuni e malattie professionali
Cosa tratta?
Il settore del commercio è un settore vitale per l’economia italiana, copre una vasta gamma di attività che possono essere sintetizzate nella vendita senza trasformazione di ogni genere di prodotto destinato al largo consumo sia attraverso i negozi al dettaglio sia tramite la distribuzione all’ingrosso, fino alle attività connesse al trasporto e alla consegna di questi beni.
Si tratta di un settore fra i più esposti al rischio professionale dove alcune attività specifiche quali la movimentazione manuale di utensili o merci e l’uso di attrezzature rappresentano il momento in cui spesso vengono riportati gli infortuni sul lavoro.
Secondo la classificazione Ateco-Istat 2007, questo complesso di attività è opportunamente collocato nella Sezione “G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli”. La classificazione Ateco prevede l’articolazione in tre Divisioni:
- G45 - Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e Motocicli;
- G46 - Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli);
- G47 - Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli).
Infortuni
Visionando i numeri delle denunce di infortunio riportate dall’INAIL per l’anno 2024 vediamo che si tratta di 46.232 casi, in aumento rispetto al 2023 in cui si registravano 44.942 casi.
Un confronto fra le tre Divisioni del Commercio dimostra come le attività per le quali si registra il maggior numero di eventi si svolgano nell’ambito del Commercio al dettaglio con esclusione di auto e moto (G47) con 26.360 casi, circa il doppio del Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) che arriva a 13.078 casi.
Analizzando il fenomeno dal punto di vista territoriale e considerando i soli casi definiti positivamente nel 2024, si riesce a notare come la maggior parte dei casi si registrino nelle zone del Nord-Ovest con 10.301 infortuni riconosciuti e che, insieme al Nord-Est con 9.882 casi, in tutto il Settentrione si concentrino quasi il 60% del totale.
È interessante approfondire l’osservazione del fenomeno incrociando il genere degli infortunati con la modalità di accadimento dei casi definiti positivamente nel 2024. L’identikit del caso registrato con maggiore frequenza nell’ambito dell’intera Sezione G è rappresentato da un lavoratore maschio infortunatosi in occasione di lavoro, combinazione che da sola supera la metà di tutti gli eventi con il 52,9%.
Malattie professionali
Le malattie professionali nel settore del Commercio sono costantemente in aumento, per il 2024 le denunce risultano pari a 5.986 e registrano un incremento del 24% nel confronto col 2023.
Un confronto fra le tre Divisioni del Commercio dimostra come le attività per le quali si registra il maggior numero di denunce si svolgano nell’ambito del Commercio al dettaglio con esclusione di auto e moto (G47) con 2.971 denunce, circa il 50%, segue il Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli con 1.790 denunce, circa il 30%.
La distribuzione per età evidenzia una maggior concentrazione tra i 50 e i 64 anni, circa il 70,9% per l’anno 2024.
Oltre i 3/4 delle denunce (al netto degli eventi privi dell’informazione) sono malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo per lo più disturbi dei tessuti molli (52%, in particolare, sindromi della cuffia dei rotatori ed epicondiliti) e dorsopatie (poco meno del 40%, in prevalenza ernie del disco). Seguono le malattie del sistema nervoso, quasi esclusivamente sindromi del tunnel carpale.
Se si considera la professione svolta dal lavoratore alla denuncia, si osserva che i più colpiti da malattie professionali sono gli addetti alle vendite con oltre 1/3 dei casi del periodo; a seguire i meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (poco meno del 20%) tra i quali spiccano i meccanici riparatori di auto.
A livello territoriale le denunce di malattia si concentrano nel Centro, la Toscana si colloca in prima posizione rispetto ad una distribuzione dei casi per regione e assorbe circa una denuncia su 5.
Cosa dice la legge?
- D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124: Testo unico sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
- D.Lgs. 81/2008: Regola la sorveglianza sanitaria e la gestione della salute nei luoghi di lavoro
Indicazioni operative
A seguito di un infortunio:
- Il lavoratore deve informare immediatamente il datore di lavoro, dopo di che si reca al pronto soccorso o dal medico per il certificato di infortunio.
- Entro due giorni dal ricevimento del certificato medico, il datore di lavoro dovrà inoltrare la comunicazione o la denuncia di infortunio all’INAIL, annessa di certificato medico.
- Si parla di comunicazione quando l’evento nefasto ha causato un’inabilità fino a 3 giorni, in questo caso, la finalità è puramente informativa e statistica, si parla di denuncia quando invece la prognosi è superiore a 3 giorni.
- Se l’infortunio è mortale o grave (prognosi > 30 giorni), inviare denuncia anche all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
- Il datore di lavoro deve conservare la documentazione e aggiornare il DVR se necessario.
A seguito di malattia professionale:
- Il lavoratore si rivolge al medico competente o al medico curante per ottenere il certificato di malattia professionale, entro 15 giorni lo deve trasmettere al datore di lavoro.
- Il datore di lavoro, a sua volta, deve inviare all’INAIL la relativa denuncia entro 5 giorni dal ricevimento del certificato medico.
- Il datore di lavoro deve fornire una descrizione dettagliata dell’attività lavorativa e dei rischi correlati e collaborare con il medico competente per eventuali accertamenti.
- Il datore di lavoro deve conservare la documentazione, aggiornare il DVR e valutare l’adozione di misure correttive.
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