INPS: maternità e malattia agli intermittenti anche durante la disponibilità
A cura della redazione
L'INPS, con la circolare 17/2006, ha reso noto che ai lavoratori intermittenti con obbligo di risposta alla chiamata (e quindi con la disponibilità) durante l'attesa, hanno comunque diritto a percepire l'indennità di maternità o di malattia e maturano il diritto alla pensione.
Prima di tutto l'istituto previdenziale precisa che la determinazione della base di calcolo dei contributi deve avvenire facendo riferimento, in quanto compatibile, alla disciplina contributiva ordinaria del lavoro subordinato comprenso il rispetto dei minimi contributivi.
Se la durata dell'attività svolta è inferiore a quella ordinaria, ossia quella individuata dal CCNL applicato, opera il principio per cui il trattamento economico, normativo e previdenziale deve essere riproporzionato alla durata della prestazione lavorativa effettivamente eseguita.
Inoltre continua l'INPS viene concesso più tempo per il pagamento dei contributi. Infatti nel caso in cui la chiamata al lavoro avvenga negli ultimi giorni del mese, i datori di lavoro possono adempiere agli obblighi contributivi in occasione degli adempimenti e del connesso versamento dei contributi relativi al mese successivo, fatto salvo il conguaglio a fine anno.
Sull'indennità di disponibilità i datori di lavoro sono tenuti a pagare i contributi nella misura ordinaria, ma senza il rispetto del minimale imponibile.
Infatti poichè tali somme sono soggette alla contribuzione sia ai fini IVS che ai fini delle prestazioni di malattia e maternità, l'INPS precisa che tali eventi devono essere assicurati anche nei periodi di disponibilità.