L’inverno sta arrivando: come prevenire lesioni e infortuni legati al freddo
A cura della redazione
La stagione invernale è alle porte ed è il momento di ricordare che il freddo non è solo un disagio, ma un vero rischio per chi lavora all’aperto o in ambienti come celle frigorifere. Temperature rigide, vento e ghiaccio possono causare problemi alla pelle, incidenti stradali e infortuni sul lavoro.
Cosa tratta:
Si parla spesso di riscaldamento globale e rischi legati alle ondate di calore, ma per alcuni lavoratori anche il freddo estremo può diventare una minaccia importante.
Nella valutazione del microclima, si può parlare di ambienti severi freddi quando l’organismo deve mettere in atto delle azioni per limitare l’eccessiva diminuzione della temperatura delle parti vitali. Si raffreddano perciò cute ed estremità e aumenta la produzione di calore per via metabolica, che dà origine, per esempio, ai brividi.
Nella stagione invernale, i rischi riguardano soprattutto coloro che lavorano all’aperto e utilizzano mezzi di trasporto.
Fattori di rischio
Nella stagione invernale, i pericoli sono dati da:
- Temperature basse, vento e umidità;
- Buio, con la riduzione delle ore di luce giornaliere;
- Ghiaccio, che si può formare su strade e piazzali;
- Nevicate, in particolare laddove possono verificarsi nevicate abbondanti, che riducono la possibilità di muoversi e la visibilità alla guida e successivamente ostruiscono strade e passaggi.
Da qui, le mansioni più a rischio risultano:
- Lavori nel settore dei trasporti;
- Lavori negli scali marittimi, aeroportuali e ferroviari;
- Manutenzione delle linee ferroviarie, elettriche e telefoniche;
- Magazzinieri che lavorano all’aperto;
- Autisti, commerciali e rappresentanti che viaggiano molto in auto.
Fuori dall’inverno, a rischio sono anche coloro che lavorano in magazzini frigoriferi o celle.
I possibili effetti
Essere esposti per un tempo prolungato a freddo e vento può comportare effetti danno si per la pelle e i tessuti:
- Sotto -3°C si può verificare un congelamento locale dei tessuti;
- A temperature anche più alte, possono formarsi geloni, lesioni cutanee dolorose e pruriginose, derivanti da un’infiammazione della pelle.
Il freddo e in generale le condizioni della stagione invernale possono causare anche un aumento degli infortuni:
- Incidenti stradali dovuti alle condizioni meteo, al ghiaccio e al buio, che impattano anche sugli infortuni in itinere;
- Scivolamenti sui piazzali;
- Altri incidenti dovuti alla minore visibilità;
- Infortuni dovuti all’utilizzo di DPI o indumenti impropri (ad esempio sciarpe).
COSA DICE LA LEGGE
- Titolo VIII del D.Lgs. 81/08, rischio microclima;
- UNI EN ISO 15743, norma tecnica per la valutazione e la gestione del rischio in ambienti freddi;
- UNI EN ISO 11079, norma tecnica per la determinazione dello stress termico da freddo con l'utilizzo dell'isolamento termico dell'abbigliamento richiesto (IREQ) e degli effetti del raffreddamento locale.
INDICAZIONI OPERATIVE
- Valutare il rischio microclima per ambienti freddi: valutare anche i rischi di chi si reca all’esterno della sede di lavoro e prestare particolare attenzione alle mansioni che prevedono attività all’aperto.
- Includere le nevicate abbondati fra gli scenari emergenziali, se ci si trova in zone a rischio.
- Informare i lavoratori sui rischi a cui sono esposti: dare istruzioni sui comportamenti da tenere per ridurre i rischi dell’esposizione al freddo, ad esempio di cambiare subito abiti e biancheria in caso si bagni.
- Dotare i lavoratori e DPI e abbigliamento adeguati: inclusi cappelli, scaldaorecchie, guanti, calze e calzature invernali per le mansioni più esposte.
- Prevedere una corretta illuminazione delle aree esterne.
- Attenzione alla sicurezza stradale: montare pneumatici invernali sui mezzi, provvedere alla manutenzione, dotare eventualmente i mezzi di catene e antigelo.
- Mettere a disposizioni ripari, per coloro che lavorano all’aperto.
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