La prevenzione dei rischi da punture di insetto e non solo
A cura della redazione

Come ogni anno, con l’arrivo della bella stagione aumentano i rischi dovuti al contatto con gli insetti, che si moltiplicano in questo periodo. Si può incorrere più facilmente anche nei morsi di altri piccoli animali, come ragni e serpenti. Per chi si trova normalmente a lavorare all’aria aperta è fondamentale mettere in atto alcune accortezze per evitare conseguenze anche gravi o letali, soprattutto in presenza di fattori di rischio specifici.
Cosa tratta
Le punture di insetto, ma talvolta anche il semplice contatto, possono comportare semplici irritazioni, ma in alcuni casi possono trasmettere infezioni o malattie da animali a uomo (zoonosi) o causare shock anafilattici nei soggetti più sensibili.
Le zoonosi “vettore trasmesse” vengono contratte in particolare attraverso il morso di zecche o la puntura di insetti ematofagi come le zanzare. Le punture di imenotteri (calabroni, vespe, api) sono frequenti e comportano un rischio soprattutto nei soggetti allergici. Chi lavora all’aperto può essere esposto anche al contatto con altri insetti urticanti come le processionarie, soprattutto in boschi, ai morsi di serpenti e ragni.
Fra le categorie più a rischio vediamo:
- agricoltori, allevatori e forestali;
- giardinieri;
- veterinari;
- addetti del settore costruzioni;
- impiantisti e manutentori;
- operatori ecologici;
- camerieri di servizi di ristorazione all’aperto.
Il rischio va considerato in ogni caso qualora ci siano mansioni che prevedono attività all’aperto.
Indicazioni operative
Una volta accertato che il rischio di esposizione sia concreto, è opportuno adottare una serie di misure, andando soprattutto a prevenire il contatto con questi animali:
- utilizzare abbigliamento che non lasci scoperte parti del corpo (es. camicie a maniche lunghe, pantaloni lunghi, scarpe chiuse, calzettoni e cappello);
- prediligere abbigliamento di colore chiaro, per individuare più facilmente vettori come le zecche;
- non addentrarsi nelle zone dove l’erba è più alta, se non necessario all’attività;
- dotare i lavoratori di repellenti per insetti;
- svuotare frequentemente i contenitori con acqua stagnante;
- installare, dove possibile, barriere meccaniche (reto o zanzariere) e/o impianti di condizionamento e ricircolo dell’aria;
- quando opportuno, prevedere ispezioni periodiche degli ambienti per individuare nidi, nel caso, ad esempio, degli imenotteri;
- fare attenzione alla pulizia degli ambienti;
- dotare i lavoratori di spray insetticida, soprattutto se eseguono attività lavorativa all’esterno della sede (impiantisti, manutentori, edili, etc.).
I soggetti allergici dovrebbero avere sempre con sé un kit di farmaci di emergenza da potersi autosomministrare. I soggetti sensibili dovrebbero inoltre consultare ed informare il medico competente.
Ai lavoratori esposti, il datore di lavoro dovrà poi fornire, come sempre, adeguate informazioni e formazione sui rischi legati alle attività all’aperto e al contatto con insetti e altri animali e sulle misure di prevenzione e protezione adottate, sulle procedure e le accortezze da seguire.
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