La raccolta delle esigenze e dei feedback individuali per lo sviluppo del piano welfare aziendale
A cura della redazione

Il datore di lavoro che intende adottare un piano welfare deve ritagliarsi del tempo da dedicare all’ascolto e/o al coinvolgimento diretto dei lavoratori relativamente alle esigenze che possono essere soddisfatte con interventi di welfare.
Infatti non va dimenticato che la finalità del welfare aziendale è quella di generare un beneficio al dipendente. Se quest’ultimo non trae alcuna utilità dai benefit inseriti nel piano welfare tutto il lavoro risulta vanificato.
Diventa quindi fondamentale conoscere quali sono i reali interessi e/o esigenze dei propri dipendenti.
A questo proposito si suggeriscono diverse modalità di raccolta delle esigenze specifiche.
Il metodo di maggior successo è l’adozione di un questionario in cui rilevare le preferenze di servizi e beni a cui accedere con il piano di welfare.
Con lo stesso strumento si potranno anche rilevare altri aspetti, quali la soddisfazione rispetto agli orari o ad altri ambiti dell’organizzazione che potranno essere utili a migliorare in futuro il piano di welfare anche in ottica di equilibrio vita lavoro.
E’ anche possibile organizzare piccoli focus group, eventualmente per gruppi omogenei di lavoratori (ad esempio, lavoratori con le stesse caratteristiche dal punto di vista anagrafico e familiare) e che potrebbero avere esigenze simili.
In alcune realtà aziendali vengono effettuati incontri individuali da realizzare con la traccia del questionario per la rilevazione delle preferenze di servizi e beni a cui accedere con il piano di welfare, e sulla soddisfazione rispetto agli orari o ad altri ambiti dell’organizzazione.
Come detto la fase di raccolta delle esigenze è fondamentale e propedeutica all’individuazione dei beni e servizi utili da inserire nel piano welfare.
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