La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 17685 del 5 luglio 2018, ha confermato la legittimità del licenziamento disciplinare comminato nei confronti di un lavoratore, per aver lo stesso impiegato più di 3,5 ore per eseguire una lavorazione che un operaio, con esperienza analoga, avrebbe eseguito in poco più di mezz’ora, considerate – quali elementi costitutivi del potere espulsivo – tre precedenti sanzioni disciplinari conservative (recidiva).