Licenziamento per giusta causa illegittimo se il contratto prevede una sanzione conservativa
A cura della redazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21062 dll’11 settembre 2017, ha stabilito che un determinato comportamento del lavoratore non può essere invocato dal datore di lavoro - né dal giudice - come giusta causa di licenziamento, quando sia contemplato, dal contratto collettivo, come integrante una specifica infrazione disciplinare cui corrisponda una sanzione conservativa (Cass. 7 maggio 2015, n. 9223; Cass. 17 giugno 2011, n. 13353).
Nella fattispecie in esame, è stato dichiarato illegittimo il licenziamento del lavoratore assentatosi per una giornata dal lavoro usufruendo di un permesso ex L. 53/2000 per assistenza alla figlia di due anni malata. In realtà, lo stesso si era recato, immediatamente dopo la visita medica della figlia, presso lo stabilimento dell’impresa per partecipare ad una manifestazione sindacale. Il CCNL applicabile, per la suddetta condotta, prevedeva la sanzione disciplinare conservativa della sospensione di un giorno e non il licenziamento in tronco.
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