Fornire direttive al personale di un'impresa non autorizza automaticamente ad agire, in nome e per conto di questa e neanche a intimare i recessi, con la conseguenza che se il licenziamento viene notificato da una persona non competente, risulta illegittimo (Cass. 22/08/2007 n.17885).

Secondo i giudici di legittimità il potere di notificare i licenziamenti spetta in linea di principio all'imprenditore e perciò all'interno di una società agli amministratori che ne hanno la rappresentanza legale esterna, oppure a coloro ai quali sia stato conferito nelle forme di legge il relativo potere.

Ciò non esclude che in un determinato contesto il potere di recesso sia attribuito formalmente ad un soggetto estraneo alla struttura dell'azienda che non sia nè amministratore nè socio e neppure dipendente.

Insomma perchè il licenziamento orale sia lecito è necessario che chi lo dichiara abbia il potere ed il ruolo per poterlo fare.

In caso di impugnazione il giudice di merito deve verificare se il soggetto dipendente (diverso dal datore di lavoro) che ha disposto il licenziamento avesse l'incarico di occuparsi personalmente dei recessi.