Il tribunale di Como in una sentenza di Gennaio 2008 ha affermato che, se la malattia della lavoratrice è stata causata da "bossing", ovvero da un comportamento del datore di lavoro volto ad arrecare un danno al lavoratore, non può verificarsi licenziamento per superato periodo di comporto. Pertanto nel caso in esame, il Tribunale di Como, sezione lavoro, ha predisposto la reintegra nel proprio posto di lavoro della lavoratrice, la quale ha anche il diritto di chiedere il risarcimento dei danni biologici e psichici derivanti dall'atteggiamento vessatorio del datore di lavoro che ha causato la malattia della lavoratrice.