Il Ministero del Lavoro, in una lettera inviata ad alcune associazioni datoriali ed organizzazioni sindacali (CGIL, CISL e UIL), ha evidenziato le modalità di inoltro delle richieste di interpello al fine di uniformare i quesiti e non renderli ripetitivi. Più precisamente ricorda il Minwelfare, tra le attività demandate alla Direzione generale, assume particolare rilevanza l'attività disciplinata dall'art. 9 del D.Lgs. n. 124/2004 (c.d. diritto di interpello), volta fornire chiarimenti su quesiti di ordine generale avanzati da associazioni di categoria, ordini professionali ed enti pubblici sull'applicazione delle normative di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. In fase di prima applicazione dell'istituto si è constatato che, in diverse occasioni, soggetti operanti a livello territoriale hanno trasmesso alla Direzione generale del Minlavoro quesiti aventi il medesimo oggetto ovvero quesiti che trovano soluzione in chiarimenti già forniti in precedenza. Pertanto, al fine di semplificare la procedura dell'interpello, Il Ministero del lavoro chiede la collaborazione per una migliore gestione della procedura in esame, dando istruzioni ai soggetti consociati affinché gli stessi sottopongano a livello centrale i quesiti oggetto di interpello. Ciò infatti consentirebbe di conoscere le problematicità interpretative insorte a livello territoriale, nonché di valutare i profili di interesse generale della questione sollevata e le ragioni di opportunità che richiedono l'attivazione della procedura ex art. 9 del D.Lgs. n. 124/2004.