Il lavoratore che in malattia viene sottoposto a continue visite fiscali dirette ad accertare la sua patologia non ha diritto al risarcimento del danno per mobbing a meno che non provi che le richieste dell'azienda non facciano parte di un disegno persecutorio nei suoi confronti (Cass. 1/08/2008 n.21028).
Più precisamente, secondo i giudici di legittimità è ravvisabile la condotta di mobbing del datore di lavoro solo in ipotesi di comportamento materiale o di provvedimenti contraddistinti da finalità persecutorie o di discriminazione con connotazione emulativa e pretestuosa, indipendentemente dalla specifica violazione degli obblighi contrattuali e per affermare l'esistenza della condotta del mobbing occorre la prova del disegno persecutorio.