Novità in materia di detassazione degli straordinari anche nell'Annuario 2011 del contribuente
A cura della redazione

L’Agenzia delle entrate, sul proprio sito internet, ha pubblicato l’annuario del contribuente che riepiloga le novità fiscali introdotte per il 2011 dalle diverse disposizioni legislative e che possono tornare utili in sede di dichiarazione dei redditi.
Tra queste novità l’Annuario dedica uno spazio anche all’imposta sostitutiva sugli emolumenti di produttività.
Più precisamente, oltre a riepilogare la normativa applicabile per il 2011 e la possibilità di recuperare attraverso la dichiarazione dei redditi 2011, la tassazione agevolata per gli emolumenti percepiti nel 2008 e 2009, fornisce altri chiarimenti che si vanno ad aggiungere a quelli contenuti nelle circolari 3/2011 e 19/2011.
In sostanza l’Agenzia delle entrate aggiunge le seguenti nuove istruzioni e condizioni, tenendo sempre presente che gli emolumenti in questione devono derivare da accordi o contratti collettivi territoriali o aziendali, anche preesistenti.
- Applicazione dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività: il regime fiscale agevolato spetta solo per i premi erogati in base ad accordi collettivi di secondo livello, ma sempre connessi a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa;
- Compensi per lavoro straordinario e notturno: il regime fiscale agevolato è applicabile a qualsiasi forma di lavoro straordinario (effettivo, forfettario, ecc.), purché l’azienda dimostri che esso è ricollegato a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa (quindi, secondo l’annuario, non è sufficiente la semplice previsione prevista dall’accordo collettivo territoriale o aziendale). Peraltro, la pubblicazione dell’Agenzia delle entrate in commento, in un riquadro titolato “Attenzione”, precisa che non è possibile ricondurre nell’ambito dell’agevolazione il lavoro straordinario in quanto tale ma solo qualora esista un nesso tra il lavoro straordinario stesso e gli incrementi di produttività. Questa correlazione, precisa sempre l’Agenzia delle entrate, deve essere documentata e trovare riscontro in un specifica documentazione proveniente dall’azienda che può consistere: in un comunicazione scritta al lavoratore nella quale è indicata la motivazione della somma corrisposta; una dichiarazione con la quale l’azienda attesta che la prestazione lavorativa ha determinato un risultato utile per i conseguimento di elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa. Inoltre l’azienda non deve invece dimostrare che l’incremento di produttività ha prodotto utile.
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