Ok alla bozza di legge delega sulla Riforma fiscale e assistenziale
A cura della redazione

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n.144 del 30/06/2011, ha approvato un disegno di legge delega per la riforma fiscale e assistenziale che dovrà essere attuata attraverso l’adozione di uno o più decreti legislativi che dovranno essere emanati nel triennio successivo all’entrata in vigore della legge delega stessa.
Tra le novità di maggior rilievo va evidenziata l’introduzione di tre aliquote di base rispettivamente del 20%, del 30% e del 40% che dovranno essere applicate su un imponibile per quanto possibile non eroso da regimi fiscali che nel corso degli anni sono stati introdotti per indirizzare le scelte e i comportamenti del contribuente verso obiettivi che lo Stato considerava costruttivisticamente meritevoli. Saranno quindi eliminati o per lo meno ridotti in tutto o in parte i regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale.
In merito alla base imponibile, verrà identificato un livello di reddito minimo personale escluso da imposizione in funzione della soglia di povertà e verrà introdotto un regime di favore fiscale basato essenzialmente su natalità, lavoro e giovani.
La legge delega prevede anche la revisione degli attuali regimi forfettari, per favorire le nuove imprese, la revisione degli studi di settore e l’introduzione sperimentale del concordato biennale preventivo per l’imposizione sul reddito di impresa e di lavoro autonomo.
La riforma stabilisce anche che verranno razionalizzate in un'unica obbligazione fiscale le seguenti 7 imposte sui servizi: di registro, ipotecarie e catastali, di bollo, sulle concessioni governative, sui contratti di borsa, sulle assicurazioni e sugli intrattenimenti.
Il Governo è delegato anche ad eliminare gradualmente l’imposta regionale sulle attività produttive con prioritaria esclusione dalla base imponibile del costo del lavoro.
Novità si registrano anche in materia previdenziale e assistenziale. La riforma dovrà essenzialmente essere attuata con uno o più decreti legislativi che dovranno rivedere gli indicatori della situazione economica equivalente, con particolare riguardo alla composizione del nucleo familiare.
Dovranno inoltre essere armonizzati i diversi strumenti previdenziali, assistenziali e fiscali di sostegno alle condizioni di bisogno allo scopo di: evitare duplicazioni e sovrapposizioni e perseguire una gestione integrata dei servizi sanitari, socio sanitari e assistenziali.
All’INPS vengono inoltre attribuite competenze relative all’erogazione delle prestazioni assistenziali, quando assumono il carattere di contributo monetario diretto, in coordinamento con Regioni ed enti locali e organizzazione del fascicolo elettronico della persona e della famiglia.
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