Online la bozza della Certificazione Unica 2026
A cura della redazione
L’Agenzia delle entrate ha reso disponibile la prima bozza della CU 2026, modello ordinario, che i sostituti d’imposta dovranno trasmettere entro il prossimo 16 marzo per attestare i redditi corrisposti nel periodo d’imposta 2025. Sono state pubblicate anche la bozza delle istruzioni e delle specifiche tecniche di trasmissione.
Tra le novità di particolare interesse per i redditi di lavoro dipendente, si segnalano le seguenti:
- è stata introdotta la nuova sezione denominata “Somma che non concorre alla formazione del reddito” (punti da 718 a 741), in cui si devono indicare le informazioni relative alla corresponsione e all’eventuale recupero della somma variabile fino a 960 euro, esclusa dalla base imponibile fiscale e contributiva, riconosciuta ai lavoratori con redditi complessivi fino a 20.000 euro (art. 1, comma 4, Legge n. 207/2024);
- nel punto 368 della sezione “Detrazioni e crediti” deve essere esposta l’ulteriore detrazione riconosciuta ai titolari di redditi di lavoro dipendente compresi tra 20.000 e 40.000 euro (art. 1, comma 4, Legge n. 207/2024);
- nel nuovo punto 476 “Welfare aziendale canoni e spese manutenzione” dovranno essere esposte le somme anticipate o rimborsate dai datori di lavoro, entro il limite complessivo di 5.000 euro annui, per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione eseguite sui fabbricati presi in affitto dai neoassunti, a tempo indeterminato, nell’anno 2025 (art. 1, commi 386-389, Legge n. 207/2024);
- sono state modificate le istruzioni e gli esempi di compilazione relativi al prospetto dei familiari a carico, per recepire le novità introdotte dalla Legge n. 207/2024, con particolare riferimento alla detrazione per figli a carico.
Per quanto riguarda la certificazione dei redditi di lavoro autonomo, si segnala che è confermato lo slittamento al 30 aprile del termine per la trasmissione dei modelli relativi ai redditi di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale ovvero provvigioni per le prestazioni non occasionali inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza, di commercio e di procacciamento di affari.
Sono stati altresì razionalizzati i codici delle tipologie reddituali, eliminando i codici N2 e N3 degli sportivi, in quanto ormai non più utilizzabili.
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