Il rateo di dicembre della pensione sarà più elevato per diversi pensionati a causa del pagamento dell’importo aggiuntivo e della quattordicesima.Ne dà notizia l’Inps col messaggio del 15 dicembre 2025 n. 3781 che individua i beneficiari delle due prestazioni erogate nel mese di dicembre agli aventi diritto.L’importo aggiuntivo pari a 154,94 euro spetta presenza di particolari condizioni reddituali, ai pensionati titolari di trattamenti il cui importo complessivo annuo non superi il trattamento minimo (art. 70 L. 388/2000) e il cui reddito non ecceda per quest’anno gli 11.766,30 euro annui. Devono poi essere beneficiari di una o più pensioni a carico dell'Assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, nonché delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dalle Casse professionali di cui al D.Lgs. 509/1994. Sono quindi esclusi i beneficiari dell’assegno di esodo legato ai contratti di espansione, all’isopensione o all’assegno straordinario dei fondi di solidarietà bilaterali, nonché per chi beneficia dell’ape sociale o delle pensioni di vecchiaia in cumulo progressivo.Nel caso di pensionato coniugato, oltre al reddito coniugale che non va superato pari a 23.532,60 euro, non deve, comunque, essere superato il limite di reddito personale.Per quanto riguarda invece, la cosiddetta quattordicesima o somma aggiuntiva, la stessa spetta a favore di chi ha un’età pari o superiore a 64 anni compiuti dal 1° agosto 2025 fino al 31 dicembre 2025 e che non hanno potuto fruirne con la rata del mese di luglio scorso. I destinatari devono essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell'assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria. La somma aggiuntiva è determinata in funzione dell'anzianità contributiva complessiva e della gestione di appartenenza a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico principale.In ogni caso il beneficio spetta in funzione del reddito che non può comunque eccedere due volte il trattamento minimo, pari per il 2025 a 15.688,40 euro annui.