Per i lavoratori una festività in più: San Francesco d’Assisi
A cura della redazione

La Camera dei deputati ha reso noto che, nella seduta del 23 settembre 2025, ha approvato la proposta di legge volta a introdurre la festa nazionale di San Francesco d’Assisi in prossimità della celebrazione della ricorrenza dell’ottavo centenario della morte nell’anno 2026 (C. 2097-A), disponendo che la stessa venga celebrata nella giornata del 4 ottobre di ogni anno. Il provvedimento adesso passa al Senato della repubblica.
In sostanza, viene integrata la Legge n. 260/1949 aggiungendo il 4 ottobre in quanto festa nazionale di San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, dopo il giorno dell'Assunzione della B.V. Maria (15 agosto), all'elenco, in ordine di calendario, delle giornate considerate festive.
Come riportato nel Dossier di accompagnamento del provvedimento, la giornata del 4 ottobre è attualmente considerata solennità civile, ma la disciplina specifica per quel che concerne la sua celebrazione è stata più volte modificata negli anni. In particolare, la solennità civile del 4 ottobre in onore dei Santi Patroni speciali d'Italia San Francesco d'Assisi e Santa Caterina da Siena è stata istituita dall'articolo 1 della legge 132/1958.
Successivamente, l'articolo 2 della legge 5 marzo 1977, n. 54 ha rimosso per le solennità civili la riduzione dell'orario di lavoro negli uffici pubblici. La norma ha, inoltre, precisato che tali riduzioni sono vietate salvo autorizzazioni disposte dalla legge.
La legge 54/1977, all'articolo 1, comma 1, ha altresì stabilito che, agli effetti civili, non fossero più considerate festività: l'Epifania; S. Giuseppe; Ascensione; Corpus Domini; SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Inoltre, a norma del comma 2, dal 1977 le celebrazioni della festa nazionale della Repubblica e quella della festa dell'Unità nazionale venivano fissate rispettivamente nella prima domenica di giugno e nella prima domenica di novembre cessando, pertanto, di essere considerati festivi i giorni 2 giugno e 4 novembre.
Successivamente, il DPR n. 792/1985 ha ripristinato il giorno festivo del 6 gennaio in occasione dell'Epifania nonché, per il solo comune di Roma (ora Roma Capitale), il 29 giugno in onore dei SS. Apostoli Pietro e Paolo. Inoltre, la legge 20 novembre 2000, n. 336 ha reintrodotto il giorno festivo del 2 giugno a decorrere dall'anno 2001 mentre la legge 1 marzo 2024, n. 27 ha riconosciuto nuovamente la data del 4 novembre ai fini della celebrazione della ricorrenza nazionale ma senza effetti civili. Attualmente, dunque, sono considerati giorni festivi nazionali, oltre alle domeniche, secondo la Legge n. 260/1949:
1° gennaio - Primo giorno dell'anno;
6 gennaio - Epifania del Signore;
giorno variabile - lunedì dopo Pasqua;
25 aprile - Anniversario della Liberazione;
1° maggio - Festa del Lavoro;
2 giugno - Festa nazionale della Repubblica;
15 agosto - Assunzione della Beata Vergine Maria;
1° novembre - Tutti i Santi;
8 dicembre - Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria;
25 dicembre - Natale del Signore;
26 dicembre - Giorno successivo al Natale.
Ai giorni festivi indicati dalla legge 260/1949 sono ascritti gli effetti dell'osservanza del completo orario festivo nei luoghi di lavoro e del divieto di compiere determinati atti giuridici.
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