Il Previndai, con la circolare 26 giugno 2002 n. 22, ha precisato che i versamenti effettuati in eccesso rispetto i limiti di deducibilità fiscale (D.Lgs. 47/2000) sono considerati indebiti e le aziende sono tenute a richiederne il rimborso Il D.Lgs. 47/2000 ha stabilito che i contributi alla previdenza complementare, sia a carico del datore di lavoro sia a carico del lavoratore, sono deducibili nel rispetto delle seguenti prescrizioni: 1) Entro il 12% del reddito complessivo 2) Entro il limite di euro 5.164,57 3) Deve comunque essere versata una quota di TFR almeno pari alla metà del contributo. Tuttavia per i vecchi iscritti al PREVINDAI non sussiste il vincolo del versamento della quota di TFR e il limite assoluto (fino al 2005) coincide con il contributo effettivamente versato nel 1999 se superiore al tetto di euro 5.164,57. Per questi ultimi il Previndai ha rilevato che sono stati versati contributi in eccesso rispetto ai limiti di deducibilità: le aziende interessate dovranno innanzitutto giustificare il versamento effettuato e, nel caso in cui i contributi versati risultino superiori al dovuto, dovranno provvedere alla richiesta di rimborso (restituendo poi al dirigente la quota a suo carico).