La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24343 dell’1 dicembre 2010, ha stabilito che, ai fini della riduzione del costo del lavoro è legittimo il licenziamento collettivo, anche attraverso l’individuazione di un solo criterio di selezione (purché certo e non legato alla discrezionalità del datore di lavoro).
Se, infatti, il progetto di licenziamento per riduzione di personale (per cui è, comunque, necessario un accordo con i sindacati) è finalizzato alla diminuzione del costo del lavoro, il datore di lavoro può limitarsi ad indicare il numero complessivo dei lavoratori in esubero senza precisare quali siano i reparti o gli uffici con eccedenza.