Rinnovabili: nuova spinta con il recepimento della direttiva RED III
A cura della redazione

Approvato il recepimento della direttiva RED III che promuove la diffusione delle energie rinnovabili in Europa.
Cosa tratta:
Con il Consiglio dei Ministri dell’8 ottobre 2025 il Governo ha approvato il recepimento della direttiva 2023/2413/UE, che prevede una serie di misure finalizzate ad incrementare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili in Unione Europea.
La direttiva modifica la direttiva 2018/2001/UE, il regolamento 2018/1999/UE e la direttiva 98/70/CE, in più abroga la direttiva 2015/652/UE.
Il provvedimento recepisce quindi:
- L’obiettivo vincolante del 42,5% di quota di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030;
- L’introduzione delle “zone di accelerazione”, aree dove sarà possibile richiedere l’approvazione di progetti di realizzazione di impianti rinnovabili con modalità semplificate e tempi ridotti (massimo 12 mesi);
- Gli obiettivi vincolati specifici per settore.
La direttiva RED III infatti fissa, per diversi settori strategici, obblighi vincolanti di miglioramento dell’impatto ambientale, ad esempio:
- Nel settore edilizia, la quota di energia da fonti rinnovabili dovrà raggiungere almeno il 49% entro il 2030.
- La quota di energia da rinnovabili utilizzata per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici dovrà aumentare annualmente dello 0,8% a livello nazionale fino al 2026 e dell’1,1% dal 2026 al 2030.
- L’idrogeno utilizzato nell’industria dovrà provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica, il cosiddetto idrogeno verde, per almeno il 42% entro il 2030 e il 60% entro il 2035.
- Nel settore trasporti si punta alla riduzione del 14,5% delle emissioni di gas serra, sfruttando le energie rinnovabili.
Quando entro in vigore
La direttiva 2023/2413/UE è entrata in vigore il 20 novembre 2023. Si attende la pubblicazione del decreto legislativo di recepimento in Gazzetta Ufficiale.
Conclusioni
Così come previsto dalla direttiva europea, il recepimento approvato punta alla diffusione degli impianti di energia da fonti rinnovabili, in particolari in settori che hanno un impatto ambientale maggiore, ad esempio il settore trasporti dove la riduzione delle emissioni è al momento lontana dagli obiettivi UE per il 2030.
Indicazioni operative
Fra le azioni su cui punta maggiormente il provvedimento vediamo quindi:
- L’incremento dell’utilizzo dell’idrogeno verde;
- L’aumento della quota di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili, quindi scegliendo fornitori che hanno un mix con prevalenza di rinnovabili o installando direttamente impianti di energia rinnovabile, come i pannelli fotovoltaici;
- Nel settore trasporti, la diffusione di mezzi elettrici alimentati con energia prodotta da rinnovabili;
- Sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con pompe di calore che sfruttano energie rinnovabili;
- Avviamento di progetti di nuovi impianti di energia rinnovabile nelle “zone di acceleramento” individuate.
Le imprese che introdurranno azioni che favoriscono il raggiungimento degli obiettivi vincolanti della direttiva potranno ricevere alcuni incentivi, per cui si attendono i decreti attutativi.
Per approfondire:
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