Sciolto il Fondo Dirigenti PMI
A cura della redazione

L’INPS, con il messaggio 28 marzo 2023 n.1194, facendo seguito alla decisione dell’8 febbraio 2023, con la quale l’Assemblea straordinaria del Fondo Dirigenti PMI ha deliberato lo scioglimento del Fondo stesso e la messa in liquidazione dell’Ente, ha evidenziato che a decorrere dal mese di competenza di marzo 2023, i datori di lavoro non potranno più destinare al citato fondo per la formazione il contributo integrativo pari allo 0,30% dell’imponibile contributivo.
Lo stesso Istituto previdenziale ha anche ricordato che l’adesione ai Fondi interprofessionali per la formazione continua, a cui è destinato il contributo integrativo, è facoltativa, ma per i datori di lavoro che non vi aderiscono rimane fermo l’obbligo di versarlo all’INPS.
Poiché gli effetti dell’eventuale adesione del datore di lavoro a un nuovo fondo decorrono dal periodo di paga nel quale verrà indicato il fondo interprofessionale scelto, sino al mese precedente a quello in cui viene comunicata l’eventualmente adesione, il datore di lavoro è considerato come non aderente ad alcun fondo interprofessionale.
Il Messaggio ricorda che i datori di lavoro possono aderire a un solo fondo interprofessionale per la formazione continua e che l’adesione a un secondo fondo è possibile solo per la formazione dei propri dirigenti, scegliendo tra i fondi costituiti a tale scopo, così come previsto dall’art. 118, comma 1, della legge n. 388/2000.
Dato che il Fondo Dirigenti PMI è stato sciolto, i datori di lavoro che vi avevano aderito dovranno comunicare la revoca al suddetto fondo utilizzando, nel flusso Uniemens del mese di competenza di marzo 2023, il codice già in uso “REDI”, senza valorizzare i rimanenti campi.
Contestualmente, i soggetti interessati potranno indicare l’eventuale nuovo fondo al quale avranno deciso di aderire.
L’INPS evidenzia, infine, che provvederà d’ufficio a eliminare, con decorrenza dal mese di competenza di marzo 2023, tutte le adesioni al Fondo Dirigenti PMI che non siano state espressamente revocate dai datori di lavoro.
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