Risposta ad un interpello ambientale da parte del Ministero in tema di smaltimento di apparecchiature contenenti PCB

 

Cosa tratta?

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha risposto ad un interpello del 12 agosto 2025 in merito all’applicazione del regolamento (UE) 2019/2021 relativo agli inquinanti organici persistenti (POP), con riferimento alla gestione e allo smaltimento di trasformatori contenenti policlorobifenili (PCB) in concentrazioni comprese tra lo 0,005% e lo 0,05% in peso.

Il quesito riguarda la compatibilità tra la normativa nazionale e il Regolamento (UE) 2019/1021 sui contaminanti organici persistenti (POP), in particolare per quanto concerne la gestione dei trasformatori contenenti PCB (policlorobifenili) in concentrazioni comprese tra lo 0,005% e lo 0,05%.

Si chiede, in sostanza, se, alla luce delle disposizioni europee, sia ancora applicabile la disciplina prevista dall’art. 5, comma 4, del D.Lgs. 209/1999, che consente l’utilizzo di tali apparecchiature fino al termine della loro vita utile, oppure sei detentori di trasformatori con PCB tra 50 e 500 mg/kg debbano far prevalere l’obbligo di smaltimento entro il 31 dicembre 2025, come stabilito dal Regolamento (UE) 2019/1021.

Questa disciplina, concepita per favorire un'eliminazione graduale dei PCB e una gestione razionale dei rifiuti correlati, deve oggi essere interpretata alla luce delle disposizioni successive introdotte dal Regolamento (UE) 2019/1021. Pur non abrogando formalmente la direttiva 96/59/CE, il Regolamento europeo rappresenta un'evoluzione del quadro normativo in materia, introducendo obblighi più stringenti per la progressiva eliminazione degli articoli contenenti PCB, da completare entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

 

Indicazioni operative

Dunque, la risposta è chiara, entro il 31 dicembre 2025, tutte le apparecchiature contenenti PCB in concentrazioni superiori allo 0,005% in peso e con un volume superiore a 0,05 dm³ dovranno essere ritirate dalla circolazione. Ciò implica che tali dispositivi dovranno essere messi fuori servizio, sottoposti a bonifica o avviati a smaltimento, in conformità con quanto previsto dal Regolamento (UE) 2019/1021.