La Regione Toscana propone la figura del soccorritore industriale, un lavoratore formato per intervenire nei primi minuti di emergenza sul lavoro, riducendo gravità e conseguenze degli incidenti.

Cosa tratta :

Una proposta innovativa arriva dalla Regione Toscana per rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro: nasce la figura del soccorritore industriale, un lavoratore formato per intervenire tempestivamente in caso di emergenza, prima dell’arrivo dei soccorsi esterni. L’annuncio è stato dato dal presidente Eugenio Giani durante i Seminari di Pontedera sulla salute e sicurezza sul lavoro, organizzati dalla Fondazione Gruppo Lupi ETS. L’obiettivo è chiaro: ridurre il numero e la gravità degli incidenti sul lavoro, investendo sul fattore umano e sulla formazione interna.

Chi è il soccorritore industriale?

Il soccorritore industriale sarà selezionato tra il personale aziendale e riceverà una formazione tecnico-sanitaria specifica, mirata a gestire le primissime fasi di un incidente. Il suo intervento potrà fare la differenza tra un infortunio grave e uno gestito in tempo utile.Questa figura non sostituisce i servizi di emergenza, ma li integra, agendo nei minuti cruciali che precedono l’arrivo del 118 o dei Vigili del Fuoco. Un ruolo che si affianca a quello del RSPP e degli addetti alla sicurezza, ma con competenze operative più vicine al primo soccorso avanzato.

Perché è urgente?

Nei primi otto mesi del 2025, la Toscana ha registrato 35 vittime sul lavoro, un dato allarmante che ha spinto le istituzioni a cercare soluzioni concrete. “Non possiamo più aspettare – ha dichiarato Giani – dobbiamo agire subito, con strumenti nuovi e efficaci”.

Formazione e prospettive

La Regione ha già attivato bandi per la formazione aggiuntiva in materia di sicurezza, finanziati con fondi FSE+ e in collaborazione con INAIL. Questi percorsi potrebbero presto includere moduli dedicati alla preparazione dei soccorritori industriali, in attesa dell’approvazione della proposta di legge.

Un modello replicabile?

Se approvata, la Toscana sarà la prima regione italiana a introdurre questa figura. Un modello che potrebbe essere replicato a livello nazionale, contribuendo a una cultura della sicurezza più evoluta e partecipata.

COSA DICE LA LEGGE

  • Il Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) già impone al datore di lavoro di designare addetti al primo soccorso, antincendio ed evacuazione. La proposta toscana mira a potenziare queste competenze, creando una figura con formazione tecnico-sanitaria avanzata, integrata nei processi aziendali.

INDICAZIONI OPERATIVE

  1. Identificare i profili idonei tra il personale interno per il ruolo di soccorritore industriale.
  2. Integrare la formazione obbligatoria con moduli avanzati di primo soccorso e gestione emergenze.
  3. Simulare scenari critici per testare tempi di intervento e coordinamento con il 118.
  4. Aggiornare il DVR inserendo la nuova figura e le relative procedure.
  5. Verificare la compatibilità con le attuali squadre di emergenza e i piani di evacuazione.
  6. Monitorare le performance attraverso audit periodici e report sugli interventi.
  7. Prevedere ridondanza: mai un solo soccorritore per turno, garantire copertura continua.