La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19456 del 10 settembre 2009, ha stabilito che, in una società di persone, qualora un socio non dichiari tutto il reddito di partecipazione, le conseguenze si riflettono anche sugli altri soci.
In particolare, ribadisce al Suprema Corte, ove il socio di persone non dichiari, per la parte di sua spettanza, il reddito societario, risponde delle sanzioni per l'infedele dichiarazione e non può farsi scudo della società attribuendo esclusivamente ad essa la violazione fiscale.