Sull’obbligo di vigilanza del preposto
A cura della redazione

La sentenza della Cassazione penale emessa il 1° ottobre 2025 riconosce la responsabilità del preposto per omessa vigilanza a seguito di un infortunio causato da un comportamento improprio del lavoratore.
Cosa tratta:
Il caso riguarda l’infortunio di un lavoratore in un cantiere edile, che stava eseguendo attività di pulizia sopra una scala a pioli. Il lavoratore aveva perso l’equilibrio ed era caduto causandosi lesioni gravi. Al momento dell’incidente, infatti, la scala era utilizzata senza la presenza di un altro lavoratore a trattenerla con i piedi, come richiedevano le disposizioni di sicurezza.
Il fatto, perciò, era stato causato da una condotta scorretta del lavoratore, sulla quale non era intervenuto il preposto, riconosciuto anche dalla Cassazione penale colpevole per aver omesso di sovraintendere e vigilare sull’osservanze delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza.
Il giudizio della Cassazione
La Corte afferma che vi è evidenza che il lavoratore fosse stato incaricato dal preposto di eseguire il lavoro di pulizia, anche perché si trattava di una fase necessaria. Inoltre, la condotta del lavoratore, che ha utilizzato la scala senza il supporto di un collega, non si può ritenere abnorme, in quanto il nesso di causalità fra l’uso improprio e l’incidente è chiaro.
Conclusioni
Il preposto, in virtù del ruolo che è definito dal D.Lgs. 81/08, deve conoscere i rischi legati ai comportamenti scorretti dei lavoratori da lui coordinati e perciò vigilare su di essi, come richiesto dalla normativa (art. 19 co. 1 lett. a) D.Lgs. 81/08).
Istruzioni operative
Per prevenire questa tipologia di incidenti e non incorrere in sanzioni penali e amministrative:
- Implementare procedure e istruzioni chiare sull’uso delle attrezzature;
- Formare e informare i lavoratori su queste e sui rischi specifici delle attività;
- Vigilare sui comportamenti dei lavoratori, che è specifica responsabilità del preposto;
- Il preposto deve anche segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente eventuali situazioni di rischio o comportamenti pericolosi;
- Documentare le attività di vigilanza e controllo, anche attraverso check-list, verbali o report;
- Se il pericolo è imminente, il preposto deve fermare l’attività.
Riproduzione riservata ©