L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha pubblicato una raccolta di buone pratiche realizzate nel triennio 2023-2025 sul tema dell’innovazione tecnologica applicata al mondo della salute e sicurezza sul lavoro. Il documento mette in evidenza come le tecnologie digitali, se orientate a un approccio umano e partecipativo, possano diventare strumenti concreti di prevenzione, riduzione dei rischi e miglioramento del benessere lavorativo.

Di cosa tratta:

La digitalizzazione sta ridefinendo i modelli produttivi, l’organizzazione del lavoro e i confini stessi della sicurezza. Intelligenza artificiale, sensori smart, robotica collaborativa, big data e piattaforme di monitoraggio stanno aprendo scenari che, fino a pochi anni fa, appartenevano solo alla ricerca.

Il documento raccoglie le migliori esperienze europee che hanno saputo integrare questi strumenti con un approccio “human-in-control”, dove l’uomo resta al centro del sistema, ma è supportato da soluzioni digitali capaci di prevenire rischi e migliorare le performance HSE. Le innovazioni citate da EU-OSHA nel report coprono tutti i settori, dall’industria all’agricoltura, dai servizi all’energia, e mostrano come la tecnologia possa semplificare le procedure di controllo, rendere la formazione più efficace e creare ambienti di lavoro più sicuri.

Tra i progetti più interessanti emergono:

  • piattaforme digitali e app mobili per la gestione integrata delle verifiche di sicurezza, con analisi automatica dei dati e individuazione dei segnali deboli;
  • robot e sistemi automatizzati che eliminano le movimentazioni pericolose e riducono l’esposizione ai rischi fisici;
  • dispositivi wearable che monitorano postura, temperatura, movimento o parametri vitali, attivando allarmi predittivi;
  • realtà virtuale e simulazioni immersive per la formazione in sicurezza su scenari ad alto rischio;
  • strumenti digitali di welfare aziendale, come consulenze psicologiche online, coaching e programmi di fitness e nutrizione integrati nei sistemi di gestione.

Queste esperienze dimostrano che l’innovazione tecnologica non sostituisce la prevenzione tradizionale, ma la potenzia, rendendola continua, personalizzata e basata su dati reali.

Indicazioni operative:

  • Integrare la digitalizzazione nei sistemi di gestione della sicurezza: l’uso di piattaforme centralizzate per il monitoraggio dei rischi, la gestione documentale e la manutenzione preventiva permette di disporre di dati affidabili, ridurre gli errori umani e anticipare le criticità;
  • Sfruttare l’intelligenza artificiale per la prevenzione predittiva: gli algoritmi possono analizzare indicatori HSE (checklist, near miss, tempi di reazione, condizioni ambientali) per individuare pattern di rischio e attivare azioni correttive prima che si verifichi un incidente;
  • Valorizzare i dispositivi indossabili e l’IoT: sensori ambientali e personali consentono di monitorare in tempo reale posture scorrette, esposizioni termiche, affaticamento o movimenti pericolosi, fornendo alert immediati ai lavoratori e ai supervisori;
  • Promuovere la formazione digitale immersiva: realtà virtuale, simulazioni 3D ed e-learning interattivi rendono la formazione più efficace, coinvolgente e misurabile, soprattutto per ruoli operativi o in contesti ad alto rischio;
  • Collegare salute e benessere attraverso piattaforme digitali: applicazioni dedicate a fitness, alimentazione e supporto psicologico possono essere integrate nei programmi aziendali di promozione della salute, migliorando la resilienza e riducendo i tassi di assenteismo;
  • Favorire la collaborazione uomo-macchina: l’automazione e i cobot devono essere implementati con logiche di coesistenza e controllo umano, mantenendo la capacità decisionale e l’intervento umano come elemento cardine del sistema;
  • Pianificare investimenti tecnologici con approccio graduale: anche piccole organizzazioni possono iniziare integrando singole soluzioni, come app di check-list o sensori di prossimità, per poi evolvere verso sistemi integrati e più complessi.