Telelavoro all'estero equiparato alla missione aziendale
A cura della redazione

Per un dipendente che lavora in un paese comunitario, alle dipendenze di un'azienda italiana, per un periodo superiore a due anni occorre chiedere la proroga del distacco, come avviene nel caso dei lavoratori mandati in missione per un'azienda straniera.
Lo precisa l'INPS nel messaggio n. 9751/2008.
In particolare l'Istituto sostiene che, nel caso di un lavoratore trasferito presso un paese membro dell'Unione Europea, il quale continua a lavorare per il datore di lavoro italiano per un periodo di tempo superiore ai due anni, occorre applicare quanto stabilito dall'art. 17 del regolamento n. 1408/1971. Il datore di lavoro dovrà quindi inviare alla direzione regionale dell'INPS (competente) una richiesta in cui si chiede l'applicazione del sopra citato articolo 17, specificando, tutti i dati relativi al lavoratore: data di nascita, recapito del distacco, periodo del distacco per cui è stato chiesto l'esonero dalla legislazione previdenziale del paese straniero. La direzione regionale, dopo aver valutato la correttezza dei dati trasmessi, provvederà a inoltrare la richiesta all'autorità competente dello stato comunitario e successivamente, comunicare l'esito al datore di lavoro italiano.
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