Tempo determinato: le limitazioni numeriche anche nel settore edile
A cura della redazione

L’Inps, con il messaggio n. 7044 del 16 settembre 2014, ha precisato che il datore di lavoro edile, nel caso in cui abbia iniziato la propria attività durante l’anno, deve provvedere a verificare quanti rapporti di lavoro a tempo indeterminato risultino in forza alla data di assunzione del primo lavoratore a termine, ai fini della determinazione del, sia pur diverso, limite numerico dei contratti a tempo determinato previsto dal CCNL di riferimento (costituito dal 25% dei predetti rapporti di lavoro a tempo indeterminato a fronte del 20% previsto dalla legge).
Secondo il Ministero del Lavoro (lettera circ. n. 14974/2014), infatti, il criterio di computo dei contratti a tempo indeterminato previsto dal DL 34/2014 (L. 78/2014) è applicabile anche nel settore edile, non essendoci riscontro di una diversa disciplina contrattuale che regolamenti la fattispecie, facendo salvi nel contempo gli eventuali successivi interventi delle parti sociali.
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