Il lavoratore non perde il diritto all'indennità di trasferta qualora questa è particolarmente lunga e venga seguita dal trasferimento (Cass. 20/07/2007 n.16136).
Infatti precisano i giudici di legittimità la trasferta del lavoratore subordinato, dalla quale consegue il diritto a percepire la relativa indennità, si caratterizza in quanto comporta un mutamento temporaneo del luogo di esecuzione della prestazione, nell'interesse e su disposizione unilaterale dal datore di lavoro.
Essa pertanto non è esclusa né dalla eventuale disponibilità manifestata dal lavoratore, né dalla sua durata per un tempo apprezzabilmente lungo e neppure dalla coincidenza del luogo della trasferta con quello del successivo trasferimento, senza soluzione di continuità.