Un nuovo quadro normativo per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il 28 ottobre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge contenente misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il presente documento riassume e analizza le principali disposizioni del decreto, delineando un approccio strategico volto a elevare gli standard di protezione per tutti i lavoratori.  Rimaniamo in ogni caso in attesa della pubblicazione ufficiale in G.U.

Cosa tratta :

L'obiettivo dichiarato del provvedimento è "un rafforzamento della cultura della sicurezza, all’incremento della prevenzione e alla riduzione degli infortuni in ogni ambito lavorativo". Per raggiungere tale scopo, il decreto si articola su due macro-aree di intervento complementari: da un lato, l'introduzione di incentivi e il potenziamento della vigilanza; dall'altro, il rafforzamento della formazione e l'estensione di tutele specifiche.

1. Incentivi alle imprese virtuose e potenziamento della vigilanza

Questo primo pilastro del decreto adotta un duplice approccio strategico, una classica logica del "bastone e della carota" per orientare i comportamenti aziendali. Da un lato, si mira a rendere la conformità più attraente attraverso la leva finanziaria (la carota dei bonus inali); dall'altro, si rende la non conformità più rischiosa e costosa tramite l'intensificazione dei controlli e della tracciabilità (il bastone della vigilanza mirata). L'intento è chiaro: rendere la sicurezza sul lavoro non solo un obbligo normativo, ma un fattore di competitività aziendale, capace di generare vantaggi economici e reputazionali diretti per le imprese più attente.

1.1. Il nuovo sistema premiante e la revisione dei contributi

Il decreto introduce un meccanismo di incentivazione economica che lega direttamente la performance in materia di sicurezza ai costi contributivi delle imprese. Le misure chiave includono:

  • Revisione aliquote Inail: a partire dal 1° gennaio 2026, l’Inail è autorizzata a rivedere le aliquote per l'oscillazione in bonus per andamento infortunistico e i contributi nel settore agricolo, premiando le imprese che dimostrano un andamento positivo. Contestualmente, vengono introdotte specifiche cause di esclusione dal bonus per garantire che il beneficio sia riservato solo a chi adotta comportamenti concretamente virtuosi.
  • Rete del lavoro agricolo di qualità: l'accesso alla rete viene vincolato a requisiti più stringenti. Le imprese dovranno dimostrare l'assenza di condanne penali o sanzioni amministrative in materia di salute e sicurezza sul lavoro negli ultimi tre anni. A queste aziende verrà riservata una quota delle risorse programmate dall’Inail, creando un canale preferenziale di sostegno.

Queste misure internalizzano il costo della cattiva gestione della sicurezza, trasformandola da rischio astratto a variabile finanziaria diretta e misurabile sul bilancio aziendale. In questo modo, si crea un legame indissolubile tra performance in materia di sicurezza, vantaggi economici e reputazione.

1.2. Focus su subappalti e settori a rischio elevato

Il decreto orienta l'attività ispettiva verso le aree considerate più vulnerabili, con l'obiettivo di aumentare la tracciabilità e la responsabilità lungo tutta la catena di fornitura. Le disposizioni principali sono:•

  • Vigilanza mirata: l'attività di vigilanza dell’Inail si concentrerà in modo specifico sui datori di lavoro, sia nel settore pubblico che privato, che fanno ricorso allo strumento del subappalto.
  • Strumenti digitali di cantiere: vengono introdotte novità operative come il "badge di cantiere" e la "patente a crediti". La tessera digitale identificativa sarà precompilata con i dati dei lavoratori assunti tramite la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa), al fine di semplificare i controlli e contrastare il lavoro irregolare.
  • identificazione nuovi rischi: si prevede che, oltre al settore edile, vengano individuati ulteriori ambiti di attività a rischio elevato su cui concentrare gli sforzi di prevenzione e controllo.

Il significato strategico di queste norme è profondo: l'integrazione tra badge digitale e piattaforma SIISL crea un registro verificabile e in tempo reale di chi è presente in cantiere, rendendo più difficile occultare il lavoro irregolare e più semplice attribuire le responsabilità in caso di infortunio, aumentando così la trasparenza dell'intera filiera.

1.3. Potenziamento dell'apparato ispettivo

A supporto della nuova strategia di vigilanza, il decreto prevede il potenziamento dell'organico dell’Inail e del comando carabinieri per la tutela del lavoro. Questa azione è complementare alle altre misure, garantendo che vi siano le risorse umane e operative necessarie per implementare efficacemente l'intensificazione dei controlli sul territorio nazionale.Il potenziamento dei controlli e degli incentivi economici rappresenta solo una parte della strategia; l'altra si concentra sulla necessità di elevare parallelamente il livello di formazione e le tutele per i lavoratori.

2. Formazione, tutele assicurative e misure specifiche

Questo secondo pilastro riconosce che un sistema di sicurezza efficace non può basarsi unicamente su sanzioni e incentivi. È fondamentale investire sul "fattore umano", potenziando le competenze, la consapevolezza dei rischi e le tutele dirette per i lavoratori, con un'attenzione particolare rivolta ai più giovani e a coloro che operano in contesti ad alta complessità.

2.1. Rafforzamento della formazione e del ruolo degli RLS

Le novità in materia di formazione mirano a garantire una preparazione costante e di alta qualità in tutte le realtà aziendali, indipendentemente dalle loro dimensioni.

  • estensione obbligo per RLS: l'obbligo di aggiornamento periodico per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), figura chiave per la partecipazione dei lavoratori alla gestione della sicurezza, viene esteso anche alle imprese con meno di 15 dipendenti.
  • qualità degli enti formatori: si stabilisce che un futuro accordo stato-regioni definirà criteri e requisiti di accreditamento più stringenti per gli enti che erogano la formazione, con l'obiettivo di innalzare il livello qualitativo dell'offerta formativa.

Queste decisioni puntano a universalizzare l'accesso a una formazione continua e certificata, considerata un presupposto indispensabile per la prevenzione.

2.2. Protezione estesa: studenti in alternanza e prevenzione dei "near miss"

Il decreto introduce misure che segnano un passaggio da una logica reattiva, che interviene dopo l'infortunio, a una proattiva, che agisce per prevenire l'evento o per supportare le categorie più vulnerabili.

  • Misure di tutela proattiva
  • Misura
  • Descrizione e finalità
  • Sicurezza studenti

Viene rafforzata la tutela assicurativa Inail per gli studenti impegnati in percorsi scuola-lavoro, estendendo la copertura anche agli infortuni in itinere. Viene inoltre istituita una borsa di studio a carico dell’Inail per gli alunni e studenti superstiti di persone decedute per infortuni sul lavoro o malattie professionali.

Analisi dei NEAR MISS

Si promuove l'adozione di linee guida per l'identificazione, il tracciamento e l'analisi dei "mancati infortuni" (near miss) nelle imprese con più di 15 dipendenti. Sono previsti incentivi economici per le aziende che adottano modelli organizzativi avanzati per la gestione e il tracciamento di questi eventi, considerati preziosi indicatori di rischio.Questo approccio si discosta dal tradizionale modello reattivo, focalizzato sull'analisi post-infortunio, per abbracciare una filosofia di prevenzione che mira a neutralizzare i rischi prima che possano concretizzarsi in danni. Tali iniziative dimostrano la volontà di intervenire analizzando i segnali premonitori e proteggendo i lavoratori fin dal loro primo ingresso nel mondo del lavoro.

2.3. Nuovi controlli sanitari e destinazione delle sanzioni

Le disposizioni finali di questa sezione mirano a gestire rischi specifici legati alla condizione psico-fisica del lavoratore e a creare un circolo virtuoso in cui la repressione degli illeciti finanzia direttamente la prevenzione.

  • Visite mediche aggiuntiveer le attività ad alto rischio, viene introdotta una nuova tipologia di visita medica che potrà essere disposta qualora vi sia il ragionevole motivo di ritenere che un lavoratore si trovi sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche.
  • Destinazione dei proventi delle sanzioni: le risorse incassate dalle asl a seguito di sanzioni saranno vincolate e utilizzate esclusivamente per attività di sorveglianza epidemiologica dei rischi, per il rafforzamento dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPRESAL) e per attività di formazione e aggiornamento professionale.

Queste norme completano il quadro, affrontando sia i rischi individuali sia la sostenibilità economica del sistema di prevenzione. Il complesso di queste misure delinea un nuovo approccio integrato, le cui implicazioni strategiche meritano un'analisi finale.

Conclusione: implicazioni strategiche del nuovo decreto

Il decreto-legge del 28 ottobre 2025 delinea una strategia a due velocità: da un lato, utilizza la leva economica e una vigilanza più mirata per orientare i comportamenti delle imprese verso standard di sicurezza più elevati; dall'altro, investe sulla formazione, sulla prevenzione e sull'analisi proattiva dei rischi per costruire una cultura della sicurezza diffusa e partecipata. Per datori di lavoro, manager e professionisti della sicurezza, emergono tre implicazioni strategiche principali.

  1. Connessione diretta tra sicurezza e performance economica il sistema di revisione delle aliquote Inail trasforma la gestione della sicurezza da centro di costo a variabile strategica. Un basso andamento infortunistico non sarà più solo un indicatore di efficienza operativa, ma un fattore in grado di impattare direttamente sui costi aziendali, rendendo la prevenzione un investimento misurabile e redditizio.
  2. Aumento della responsabilità nella filiera dei subappalti la vigilanza mirata e l'introduzione di strumenti digitali come il "badge di cantiere" aumenteranno la trasparenza e la responsabilità per le aziende che ricorrono al subappalto. L'intera catena di fornitura sarà soggetta a un controllo più stringente, richiedendo ai committenti una maggiore diligenza nella selezione e nel monitoraggio dei propri fornitori.
  3. Centralità della formazione continua e della prevenzione proattiva l'estensione degli obblighi formativi per gli RLS a tutte le imprese e l'enfasi sull'analisi dei "mancati infortuni" (Near Miss) segnalano un cambio di paradigma. La sicurezza non può più essere un adempimento formale, ma richiede un impegno culturale costante. Le aziende sono chiamate a investire in modo sistematico nella formazione e ad adottare modelli organizzativi che imparino dagli incidenti evitati, prima che questi si trasformino in infortuni.

In allegato il comunicato ufficiale del Consiglio dei Ministri.