La nuova  prassi pubblicata il 25 gennaio 2024, tratta le politiche inclusive per le persone con esigenze speciali (un tempo chiamate disabili) nelle organizzazioni. Questa inclusione rappresenta una sfida culturale e sociale, evidenziata anche dagli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030. Nel contesto italiano, il 21,4% della popolazione è costituito da persone con esigenze speciali, con differenze occupazionali tra limitazioni gravi e non gravi. La pandemia ha accentuato le sfide, colpendo in modo più significativo le persone con esigenze speciali. La differenza di genere è evidente, con una maggiore occupazione maschile. Nonostante ciò, c'è una stabilità contrattuale notevole per coloro con esigenze speciali occupati, con contratti a tempo indeterminato. Gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile stanno gradualmente influenzando la cultura aziendale in Italia, incoraggiando l'adattamento e la creazione di un ambiente più accessibile e inclusivo per le persone con esigenze speciali.

Cosa tratta

Una nuova prassi, dopo il successo avuto dalla prassi 125:2022 sulla parità di genere. Questo nuovo documento mira a definire gli indirizzi operativi mirati ad attuare politiche inclusive di lavoro per le persone con esigenze speciali (un tempo chiamate disabili) all’ interno di tutte le organizzazioni.L’inclusione nella vita quotidiana e soprattutto sul lavoro di tutte le persone con esigenze speciali, rappresenta una delle più grandi sfide, in primis culturali, della società post-pandemica ed il tutto è diretta emanazione degli impegni sottoscritti nel 2015 con l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.L’agenda 2030, riporta gli ormai famosi 17 obiettivi SDG, pensati per ottenere un futuro sostenibile. Nel panorama generale si parla dell’ uguaglianza nel genere umano, l’eliminazione della fame nel mondo ed in generale della povertà e soprattutto della protezione del pianeta da guerre, ingiustizie e dal cambiamento climatico. Tra tutti poi rivestono particolare importanza gli obiettivi e i sotto-obiettivi dedicati alle persone con esigenze speciali, a ragione considerate come soggetti più vulnerabili, e che hanno maggiore necessità di essere incluse e sostenute nel sistema sociale e quindi anche nel mondo del lavoro.Secondo i dati dell'Istat, aggiornati al 2022, in Italia le persone con esigenze speciali sono circa 12,8 milioni, pari al 22,1% della popolazione. Di queste, circa 3,4 milioni hanno un’esigenza speciale grave, che comporta limitazioni significative nelle attività della vita quotidiana.

Le principali limitazioni riscontrate dalle persone con esigenze speciali sono:

  • Mobilità: difficoltà a camminare, salire le scale o usare i mezzi pubblici.
  • Velocità di movimento: difficoltà a muoversi con la stessa velocità delle altre persone.
  • Autonomia: difficoltà a svolgere attività quotidiane come lavarsi, vestirsi, mangiare o fare la spesa.
  • Partecipazione sociale: difficoltà a partecipare a attività sociali e ricreative.

In termini di occupazione, le persone con esigenze speciali sono meno coinvolte nel mercato del lavoro rispetto alla popolazione generale. Nel 2022, la percentuale di persone con esigenze speciali in età lavorativa (15-64 anni) che lavorano è pari al 34,6%, contro il 59,7% della popolazione generale.

Differenze anche nell’occupazione tra uomini e donne con esigenze speciali con il 58,8% degli uomini occupati a fronte del solo 41,2 delle donne (Fonte ISTAT).

Le persone con esigenze speciali con limitazioni gravi, (circa il 5% del totale) sono ancora meno coinvolte nel mercato del lavoro: nel 2022, la percentuale di persone con esigenze speciali grave in età lavorativa che lavorano è pari al 17,5% (comunque in crescita rispetto al 12% del 2021).

Per quanto riguarda invece le persone con limitazioni non gravi che rappresentano circa il 17 % della popolazione, il dato di quelle occupate si ferma a circa il 30 %.

Le principali barriere all'occupazione delle persone con esigenze speciali sono:

  • L'assenza di un ambiente di lavoro accessibile e inclusivo.
  • L'assenza di politiche e misure di sostegno all'occupazione delle persone con esigenze speciali.
  • La eventuale discriminazione nei processi di selezione e assunzione.

Negli anni l’Italia,  ha varato una serie di misure per favorire l'inclusione lavorativa delle persone con esigenze speciali, tra cui:

  1. L'obbligo per le aziende con più di 50 dipendenti di assumere almeno il 7% di lavoratori con esigenze speciali.
  2. L'istituzione di incentivi economici per le aziende che assumono persone con esigenze speciali.
  3. La promozione di percorsi di formazione e orientamento per le persone con esigenze speciali.

Tuttavia, i numeri e le percentuali evidenziano che queste misure non sono ancora sufficienti a garantire un'effettiva inclusione lavorativa delle persone con esigenze speciali. I dati positivi invece riguardano la stabilità contrattuale delle persone con esigenze speciali occupate. La stragrande maggioranza delle persone (93,5%) ha un contratto a tempo indeterminato, il che può in parte spiegare anche la difficoltà nel reperire ed assumere questi lavoratori.

Anche la pubblicazione della prassi, deve aiutare ad accelerare il cambio culturale che è necessario per sostenere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’ agenda 2030. Nel mondo lavorativo, la consapevolezza lentamente cresce, e stiamo già assistendo ad un maggior impegno da parte di organizzazioni pubbliche e private per l’adeguamento e l’accessibilità di un numero sempre maggiore di persone con esigenze speciali, riconoscendo le abilità e le capacità di tutti questi lavoratori, indifferentemente dal grado e dal tipo di esigenza specialeLa prassi di riferimento è stata elaborata dal Tavolo "Lavoro inclusivo nelle imprese lombarde" condotto da UNI e la data di entrata in vigore è come già detto il 25 gennaio 2024.

Indicazioni operative :

Si riporta l’indice della prassi, e in allegato il testo integrale.


SOMMARIO

0 INTRODUZIONE

0.1 CONTESTO

0.2 LA NECESSITÀ DI DEFINIRE INDIRIZZI APPLICATIVI PER IL LAVORO INCLUSIVO DELLE PERSONE CON ESIGENZE SPECIALI

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

2 RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI

3 TERMINI E DEFINIZIONI

4 PRINCIPIO

5 ELEMENTI BASE PER L’INCLUSIONE DELLE PERSONE CON ESIGENZE SPECIALI NEL LAVORO

5.1 GENERALITÀ

5.2 CULTURA DELL’INCLUSIONE

6 INDIRIZZI APPLICATIVI PER L’INCLUSIONE LAVORATIVA DELLE PERSONE CON ESIGENZE SPECIALI

6.1 AZIONI PRELIMINARI

6.2 PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI

6.3 DEFINIZIONE DEL PIANO STRATEGICO

6.4 MONITORAGGIO DELLE AZIONI

7 COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA

APPENDICE ASTRUMENTI PER LE AZIENDE PER ADEMPIERE AGLI OBBLIGHI DELLA LEGGE 68/1999 IN MANIERA INCLUSIVA (INFORMATIVA)

BIBLIOGRAFIA