INAIL ha pubblicato nel mese di ottobre attraverso il suo periodico mensile i numeri degli infortuni e malattie professionali nel settore dei trasporti

 

Cosa tratta? 

Nel 2024 e nei primi mesi del 2025, il settore del trasporto merci ha affrontato un contesto difficile a causa di fattori economici, geopolitici e normativi, tra cui i nuovi dazi doganali imposti dagli Stati Uniti. Questo ha colpito duramente l’Italia, paese fortemente orientato all’export, con effetti aggravati da un euro forte rispetto al dollaro. Le imprese di trasporto hanno risentito della riduzione dell’attività delle aziende clienti. 

Nonostante ciò, il fatturato in valore del settore non mostra segni di calo, grazie alla natura essenziale dei servizi offerti. Sul fronte occupazionale, il comparto ha continuato a impiegare circa 1,2 milioni di persone (4,6% degli occupati), con oltre la metà nei trasporti terrestri, più di un terzo in attività di magazzinaggio e supporto, circa il 7% nei servizi postali e di spedizione, il 4% nei trasporti marittimi e solo l’1% in quelli aerei. 

Infortuni 

Nel quinquennio 2020-2024 sono state presentate all’Inail poco più di 242mila denunce di infortuni afferenti al settore Ateco H Trasporti e magazzinaggio. Di queste, 923 sono relative a eventi mortali. 

Il settore dei trasporti è un compartimento particolarmente rischioso, lo dimostra la terza posizione occupata nella graduatoria per numero di denunce in occasione di lavoro dei vari settori di attività economica e il secondo posto per gli eventi mortali. 

Analizzando per genere, nello specifico 2024, il numero delle denunce di infortunio sul lavoro è 43.896, di cui solo 7.651 interessa il genere femminile. I casi mortali registrati sono nel complesso 163 e solo 6 interessano le femmine. 

A livello territoriale quasi il 60% degli infortuni in occasione di lavoro avviene al Nord Italia e in particolare in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Queste tre regioni sono anche quelle in cui si registrano più eventi mortali. 

Quasi tre quarti dei lavoratori che subiscono un infortunio in occasione di lavoro nel settore dei Trasporti e magazzinaggio sono italiani e poco più di un quinto sono extracomunitari. 

La distribuzione per età mostra che gli infortunati con età tra i 40 e i 54 anni sono i più colpiti, col 40,6% di casi. 

Dal punto di vista della dinamica dell’infortunio è interessante notare che solo il 12% degli eventi vede coinvolto un mezzo di trasporto perché, in effetti, quasi la metà degli infortuni non mortali è imputabile alla movimentazione di carichi sotto sforzo fisico o perdita di controllo di attrezzature di movimentazione. Mentre per i casi mortali è determinante per il verificarsi dell’evento il coinvolgimento del mezzo di trasporto. 

Malattie professionali 

Nel quinquennio 2020-2024, per il settore dei Trasporti e magazzinaggio sono state protocollate mediamente 3.000 denunce di malattia professionale pari al 7,2% dell’intera gestione assicurativa Industria e servizi. 

Nel 2024, la macroregione maggiormente interessata dal fenomeno è il Centro (37,3%) con i due terzi dei casi concentrati in Toscana e nel Lazio (complessivamente 1.020). 

L’83% delle tecnopatie codificate sono di natura muscoloscheletrica, si tratta soprattutto di dorsopatie (disturbi dei dischi intervertebrali ed ernie) dovute a posture fisse e prolungate, a sforzi eccessivi che portano a degenerazione, perdita di elasticità e disidratazione dei dischi; a seguire lesioni della cuffia dei rotatori (in particolare ai tendini della spalla) probabilmente per la movimentazione manuale dei carichi. 

Si tratta di un settore caratterizzato da una consistente presenza di tecnopatie per il genere maschile (92%) soprattutto nel comparto del trasporto terrestre (67%) e di queste il 7,6% sono relative ai nati all’estero; diversamente per le donne, quasi l’80% ha riguardato le lavoratrici del magazzinaggio e dei servizi postali (12% straniere). 

 

Cosa dice la legge? 

  • D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124: Testo unico sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali 

  • D.Lgs. 81/2008: Regola la sorveglianza sanitaria e la gestione della salute nei luoghi di lavoro 

 

Indicazioni operative 

Per migliorare la sicurezza e ridurre l’incidenza di infortuni e malattie professionali nel settore trasporti, le aziende dovrebbero adottare le seguenti misure: 

  • Valutazione dei rischi specifici per mansione e modalità di trasporto. 

  • Formazione continua su sicurezza, ergonomia e corrette tecniche di sollevamento. 

  • Utilizzo di attrezzature ergonomiche e mezzi meccanici per la movimentazione. 

  • Monitoraggio dello stato di salute dei lavoratori, con particolare attenzione ai disturbi muscolo-scheletrici. 

  • Piani di sicurezza personalizzati, con procedure operative sicure e gestione delle emergenze. 

  • Promozione della cultura della sicurezza, coinvolgendo attivamente i lavoratori. 

  • Sorveglianza sanitaria mirata e collaborazione con i Servizi di Prevenzione delle ASL.