L'Inps, con circolare n. 2 del 11 gennaio 2010, ha provveduto alla rivalutazione per l'anno 2010 sia dei limiti di reddito familiare e delle quote di maggiorazione di pensione, sia dei limiti di reddito mensili per l'accertamento del carico ai fini dei diritto agli assegni stessi.
Gli assegni familiari trovano applicazione nei confronti dei coltivatori diretti, coloni, mezzadri e dei piccoli coltivatori diretti (cui continua ad applicarsi la normativa sugli assegni familiari) e dei pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (cui continua ad applicarsi la normativa delle quote di maggiorazione di pensione).
Gli importi delle prestazioni sono:
- Euro 8,18 mensili spettanti ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri e piccoli coltivatori diretti per i figli;
- Euro 10,21 mensili spettanti ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi per il coniuge e i figli.
L'Inps fa presente che i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione delle pensioni da lavoro autonomo sono stati rivalutati in ragione del tasso d'inflazione programmato, che per il 2009 è stato pari all'1,5% per cento.
I limiti di reddito mensili da considerare ai fini del riconoscimento del diritto agli assegni familiari per l'anno 2010 risultano così fissati:
- Euro 649,19 per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio od equiparato;
- Euro 1136,08 per due genitori.
I nuovi limiti di reddito valgono anche in caso di richiesta di assegni familiari per fratelli, sorelle e nipoti (indice unitario di mantenimento).